Siete pronti per il trionfo ai David di Donatello di Paola Cortellesi e di C’è ancora domani? Bene, collegatevi allora su Rai1 attorno alle 20.35 e avrete di che deliziarvi fino almeno alla mezzanotte quando la carrozza si tramuterà in zucca e Carlo Conti in coppia con Alessia Marcuzzi smonteranno tende e tendoni del Teatro 5 di Cinecittà. Sono ben 19 le candidature, su 25 categorie da premiare, per il film campione d’incassi italiano 2023-2024. Al film di e con Paola Cortellesi seguono, in ordine di candidature: Io capitano di Matteo Garrone con 15; La chimera di Alice Rohrwacher con 13; Rapito di Marco Bellocchio con 11; Comandante di Edoardo De Angelis con 10; e Il sol dell’avvenire di Nanni Moretti con 7.
Altamente probabile che i grandi maestri faticheranno a piazzare i vincitori per i loro film (giusto Bellocchio rischia l’exploit di un David alla regia per Rapito per spezzare la probabile sequela di David a C’è ancora domani), mentre è da vedere se gli zelanti votanti ai David avranno usato perbene il Cencelli non lasciando a bocca asciutta quello che è il miglior film italiano dell’anno, Io capitano di Matteo Garrone, assegnando in maniera più equilibrata alla Cortellesi il David per l’opera prima e lasciando quello per miglior film a Garrone. Vediamo.
Ricordiamo che Io capitano ha peraltro rappresentato l’Italia nella cinquina delle nomination agli Oscar due mesi fa, finendo battuto da La zona d’interesse di Jonathan Glazer. Il premio David per il cinema internazionale è già stato assegnato a Justine Triet per Anatomia di un omicidio, già vincitore della Palma d’oro a Cannes.
Tra le “battaglie” nelle singole categorie difficile che qualcuno porti via lo scettro nella casella miglior attrice alla Cortellesi, se non fosse per la maiuscola outsider Barbara Ronchi nella monumentale parte di mamma con figlio rapito dai preti nel film di Bellocchio. Mentre un po’ più di lotta nella categoria attori potrà esserci, vista la concorrenza al violento e squallido personaggio interpretato da Valerio Mastandrea in C’è ancora domani, da parte di Pierfrancesco Favino, Antonio Albanese e Josh O’Connor, star internazionale in questi giorni in cima ai box office internazionali con Challengers, ai David grazie all’interpretazione in La chimera.
Per una sera guarderemo con ulteriore e maggiore interesse i David assegnati alle categorie cosiddette minori (fotografia, montaggio, colonna sonora, suono, scenografia), dove oggettivamente C’è ancora domani è davvero debolissimo. Chissà se i giurati avranno avuto coraggio lasciando il giusto bagno di folla e di gradimento tematico a C’è ancora domani, dando invece il peso artistico che meritano contributi imponenti ai film come, ne prendiamo due a caso: il team di Carmine Guarino per le scenografie di Comandante e il soundtrack di Santi Pulvirenti per L’ultima notte di amore? L’edizione 2024 dei David di Donatello è la 69esima. Mentre per gli amanti delle statistiche (maschiliste) il David per il miglior film non viene assegnato ad un’opera diretta da una regista dal 1993 quando vinse Il grande cocomero con dietro la macchina da presa Francesca Archibugi. Mentre il David alla miglior regia non è mai stato vinto nella storia del prestigioso premio da una regista e vede quest’anno in cinquina come possibile vincitrice solo Alice Rohrwacher per La chimera.
