Solo un paio di mesi la segnalazione di un interessamento della ‘ndrangheta anche se in Italia la circolazione era considerata scarsa, ma il caso di Perugia – con il Fentanyl usato per tagliare eroina – apre un nuovo scenario. Il farmaco, considerato 100 volte più potente della morfina e 50 più dell’eroina, è sotto sorveglianza da quando negli Usa ha innescato una emergenza nazionale. Per comprendere come il potente oppioide sintetico con proprietà analgesico narcotiche (viene prescritto ai malati oncologici terminali, ndr) possa essere finito nell’eroina la procura di Perugia ha aperto un’inchiesta. La dose tagliata con il Fentanyl è stata recuperata alcune settimane fa nella zona del capoluogo umbro. L’indagine è a carico di ignoti e, come riporta l’Ansa, il titolo di reato è spaccio di stupefacenti. “Sono preoccupato per quanto sta emergendo e voglio cercare di capire se si tratta di un fatto sporadico o se ci sono episodi analoghi”, aveva detto il procuratore capo, Raffaele Cantone, nei giorni scorsi subito dopo che era scattato l’allarme. Il Fentanyl è stato scoperto in un controllo a campione svolto nelle scorse settimane dall’Unità di strada di Perugia. Minima – secondo le analisi svolte dall’Istituto superiore di sanità – la quantità del potente analgesico trovata. L’eroina era il 50%, poi c’erano anche codeina (30%) e diazepam (15%) oltre al 5% di Fentanyl.

Il Sistema nazionale di allerta rapida coordinato dal Dipartimento per le politiche antidroga si è dunque attivato e dal ministero della Salute è partita una nota agli assessorati alla sanità di tutte le Regioni affinché sollecitino le strutture che si occupano di dipendenze ad “informare le persone che fanno uso di sostanze dei gravissimi rischi per la salute“. Si è messo quindi in moto il nuovo Piano nazionale di prevenzione contro l’uso improprio di Fentanyl e di altri oppioidi sintetici che prevede l’invio dell’allerta anche a tutte le forze di polizia e a tutte le amministrazioni affinché sia rafforzata la rete di monitoraggio territoriale e aumentata l’attenzione in tutti i settori potenzialmente esposti.

Il Fentanyl “non è la droga cosiddetta degli zombie” spiega, in un primo piano online, l’Istituto superiore di sanità, proprio in riferimento al primo caso in Italia. Certo è che è appunto circa 100 volte più potente della morfina, ma anche circa 100 volte più tossico. I suoi analoghi, più di 150 analoghi illeciti al momento nel mercato nero, arrivano ad essere fino a mille volte più potenti della morfina. In Italia, tale oppioide sintetico viene utilizzato per scopi consentiti e sotto controllo medico come anestetico generale nelle operazioni di chirurgia maggiore e nella terapia palliativa per il dolore terminale oncologico. Nel mercato delle droghe, invece, può essere utilizzato come agente di taglio dell’eroina o anche al posto dell’eroina stessa.

L’Iss chiarisce dunque la definizione di ‘droga degli zombie’, spesso utilizzata: “Né l’eroina tagliata col Fentanyl né il Fentanyl da solo sono la ‘droga degli zombie’. Si definisce tale una preparazione di eroina o di Fentanyl tagliati con la xilazina, anestetico e mioriilassante veterinario, al momento utilizzato pochissimo in Italia, ma impiegato invece dal mercato illecito per fare un taglio che dia più potenza alla preparazione ma costi di meno. La xilazina produce delle ulcere cutanee negli arti superiori ed inferiori, soprattutto dove avviene l’iniezione delle preparazioni di strada da eroina. Queste ulcerazioni profonde rendono i consumatori zombie: da qui il nome utilizzato per definire questa droga”. Al momento in Italia vige una allerta di terzo grado (alert di terzo grado): si tratta di una comunicazione di massima urgenza che viene mandata a tutti gli operatori che hanno a che fare con i consumatori di sostanze d’abuso. L’allerta di grado 3 si riferisce a sostanze che possono provocare intossicazioni severe o morti, quale per esempio proprio il Fentanyl. Attualmente, in Italia c’è un piano nazionale di allerta sul Fentanyl partito il 12 marzo scorso dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri.

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