Detto più volte che tecnicamente non si discute. Che offensivamente è quanto di meglio si possa trovare oggi in NBA. Che può giocarsi un uno contro uno possesso dopo possesso, magari segnando pure con due uomini addosso senza problemi di sorta. Ma fa bene alla squadra (e alla NBA), uno che a ogni azione allarga le braccia verso gli arbitri in segno di protesta? È sostenibile un giocatore che pensa (o pretende) di subire un fallo tutte le volte che va in entrata? Si può contestare ogni (ogni…) decisione arbitrale e rimanere mentalmente lucidi quando il gioco si fa duro per davvero? Dallas è 3-2 contro dei Los Angeles Clippers orfani di Kawhi Leonard (e a tratti anche di Paul George, ma non per infortunio…) e di certo il merito è anche suo. Ma questo atteggiamento non è dei migliori, e nemmeno tanto da leader. Vedremo.

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