Dopo la clamorosa e drammatica rivelazione del giornalista del TG1 sul suo stato di salute nel corso dell'ultima puntata di Che Tempo Che Fa, è stato Ezio Bonanni, legale del cronista nonché presidente dell'Osservatorio Nazionale Amianto (ONA), a rivelare nuovi dettagli
Oltre a Franco Di Mare ci sono altri due casi di giornalisti Rai ammalati di mesotelioma. Dopo la clamorosa e drammatica rivelazione del giornalista del TG1 sul suo stato di salute nel corso dell’ultima puntata di Che Tempo Che Fa, è stato Ezio Bonanni, legale del giornalista nonché presidente dell’Osservatorio Nazionale Amianto (ONA), a rivelare che almeno altri due ex colleghi del suo assistito sono ammalati di mesotelioma.
Per chi non ha seguito il programma di Fazio, Di Mare aveva puntato il dito contro la Rai, suo datore di lavoro per anni. “Da inviato di guerra (nella ex Jugoslavia ndr) ho respirato amianto: sono sereno e non mollo, ma da questo non si guarisce”, aveva spiegato in diretta il celebre giornalista. “Tutti i gruppi dirigenti Rai, non quello attuale, ma quello precedente, quello precedente ancora si sono dileguati. Posso capire che esistano delle ragioni di ordine legale, sindacale, ma io chiedevo alla Rai lo stato di servizio che è un mio diritto”.
Di Mare aveva poi ricordato che, come per migliaia di luoghi pubblici e privati in Italia, nei muri e nei tetti della sede Rai di viale Mazzini a Roma era presente amianto. Bonanni ha infatti spiegato a Fanpage di aver fatto richiesta di accesso agli atti “per verificare se la sede fosse stata bonificata, ma ancora non mi è stato consentito”. Il legale ha concluso accusando direttamente la tv di stato: “Di Mare ha contratto il mesotelioma perché c’è una responsabilità precisa della Rai, che avrebbe dovuto fornirgli i dati richiesti. La Rai ha sbagliato a negare a Franco Di Mare lo stato di servizio con l’elenco dei luoghi e la durata delle trasferte della sua carriera. Il Codice etico della Rai avrebbe infatti imposto un diverso tipo di comportamento. Ma questo lo vedremo nelle competenti sedi giudiziarie”. Infine Bonanni ricorda che ci sarebbero “almeno altre due persone che hanno lavorato con Di Mare in quel periodo, quando era inviato di guerra, e che manifestano sintomi di una malattia respiratoria” e che ci sarebbero persone malate di mesotelioma in Rai “che noi come Osservatorio Nazionale Amianto stiamo seguendo”.
La beffa del destino è che nel 2006 fu proprio Di Mare ad intervistare Bonanni sulla questione amianto nel lontano 2006, per poi moderare incontri sul tema. “La denuncia così forte e coraggiosa di Di Mare costituirà una pietra miliare della tutela della salute non solo dei giornalisti ma anche di tutti gli altri lavoratori che hanno subito un danno”.