Da Venaria Reale a Roma, per un totale di 3.321,2 chilometri da percorrere e 42.900 metri di dislivello. In mezzo cinque tappe di montagna, due cronometro, sei frazioni per velocisti e otto “mosse” che dovranno essere affrontate da 176 corridori. È l’edizione numero 107 del Giro d’Italia, in programma dal 4 al 26 maggio. L’edizione 2024 della Corsa Rosa vedrà al via molti grandi protagonisti, ma ha dovuto anche digerire alcune rinunce pesanti. Una su tutte è quella di Wout Van Aert, caduto lo scorso 27 marzo durante la Attraverso le Fiandre. Il belga è stata una delle vittime di una primavera non certo fortunata per le stelle delle due ruote, con gli infortuni anche di Remco Evenpoel, Jonas Vingegaard e Primoz Roglic.
Chi punta alla Maglia Rosa e alla classifica generale
Sarà un tutti contro Tadej Pogacar. Lo sloveno è all’esordio assoluto al Giro d’Italia, e ci arriva dopo il successo alla Strade Bianche e nella Liegi-Bastogne-Liegi. È il favorito numero 1 per la vittoria finale, ma non sarà l’unico a puntare alla maglia rosa. Il maggiore antagonista del due volte campione del Tour de France sulla carta è il 37enne britannico Geraint Thomas, campione al Tour 2018 e secondo in Italia un anno fa. Per la classifica generale ci sono anche Romain Bardet (secondo alla Liegi-Bastogne-Liegi), Ben O’Connor, Eddie Dunbar, Daniel Felipe Martinez, Juan Pedro Lopez e il vincitore dell’edizione 2014 Nairo Quintana. Attenzione anche al veterano Damiano Caruso, un anno fa fermatosi ai gradini del podio. Tra tutti questi nomi c’è spazio anche per un giovane sogno italiano, Antonio Tiberi. Il laziale della Bahrain-Victorious è in netta crescita, lo ha dimostrato al Tour of the Alps e sembra pronto a giocarsi un piazzamento di lusso. Intanto a 22 anni è stato nominato capitano.
Gli altri protagonisti: l’esordio al Giro di Alaphilippe
Ovviamente un grande appuntamento come il Giro d’Italia non vive soltanto di gregari e di uomini di classifica, ma anche di velocisti e di protagonisti che hanno la forza, l’audacia e la fortuna di prendersi la scena per una tappa. Tra i velocisti più attesi in lotta per la maglia ciclamino quest’anno ci sono Jonathan Milan, Caleb Ewan, Fernando Gaviria, Kaden Groves, Biniam Girmay e Tim Merlier. Fanno il loro esordio nella Corsa Rosa Fabio Jakobsen, 46 vittorie in carriera di cui 6 nei Grandi Giri, e due giovani velocisti che si sono messi in grande evidenza come Olav Kooij e Laurence Pithie. Sono tanti anche i corridori che partono con l’ambizione di alzare almeno una volta le braccia sotto al traguardo. Per esempio il due volte campione del mondo Julian Alaphilippe (all’esordio al Giro d’Italia) e l’attuale campione europeo Christophe Laporte.
Gli italiani al via del Giro d’Italia: c’è Ganna
E gli italiani? Non c’è ancora il grande nome che possa riportare un azzurro nell’albo d’oro del Giro d’Italia dopo il successo di Vincenzo Nibali del 2016, però non mancano i protagonisti che possono regalare soddisfazioni. Oltre ai già citati Antonio Tiberi, Damiano Caruso (quarto in classifica generale nel 2023) e Jonathan Milan, ci sono Matteo Trentin, Filippo Zana, Domenico Pozzovivo, Giulio Pellizzari, Andrea Bagioli, Davide Piganzoli, Alessandro De Marchi, Christian Scaroni e Simone Velasco. Tutti pronti a sfruttare ogni singola occasione. Il nome cardine del ciclismo italiano per questo Giro d’Italia sarà ancora una volta però Filippo Ganna, il grande favorito delle prove a cronometro. L’ex campione del Mondo dovrà vedersela con rivali come Mikkel Bjerg, Tobias Foss, Magnus Sheffield e la new entry Lorenzo Milesi, vincitore del titolo iridato tra gli Under 23.
Il percorso e le tappe più belle
Il Giro d’Italia 2024 racchiude un percorso particolare, con molte trappole già nella prima parte e tante tappe di un certo prestigio. Già la prima sarà “mossa”, con l’ascesa verso Superga nel giorno dei 75 anni dalla tragedia del Grande Torino e il San Vito (1,4 chilometri al 9,4%) che terminerà a circa tre chilometri dal traguardo. Il primo traguardo in salita arriva il secondo giorno, quando si salirà verso il Santuario di Oropa (Biella) a 25 anni dalla memorabile rimonta di Marco Pantani. Nella prima settimana, fari puntati anche sullo sterrato della sesta tappa con arrivo a Rapolano Terme, prima della cronometro Foligno-Perugia (40 km) ad anticipare il primo tappone di montagna del Giro d’Italia 2024, una giornata da cinque stelline. La Spoleto-Prati di Tivo, con tre GPM: Forca Capistrello (16,3 chilometri al 5,6%), Croce Abbio (3ª categoria) e la dura salita verso il traguardo di Prati di Tivo (14,6 chilometri al 7%).
Un’altra tappa bella ma insidiosa apre la seconda settimana. Si parte da Pompei (il punto più a Sud di questa edizione), primi 50 chilometri facili, poi l’ascesa di Camposauro (6,1 km al 7,8%). Rapida discesa e poi la strada sale ancora. Il traguardo è posto a Bocca della Selva, 17,9 chilometri al 5,6%. Dopo una settimana tranquilla, ecco la seconda cronometro del Giro d’Italia 2024 da Castiglione delle Stiviere a Desenzano del Garda (31,2 km). Il giorno sucessivo, la 15esima frazione: è una di quelle che potrebbero decidere il Giro. È la Manerba del Garda-Livigno/Mottolino di 222 chilometri e 5.200 metri di dislivello. La prima salita di giornata sarà a Lodrino (7,3 km al 4,5%) seguita a ruota dal Colle San Zeno (13,9 km al 6,6%). Nel finale della tappa ecco una delle montagne iconiche della storia del Giro, il Mortirolo (da Monno, 12,6 km al 7,6%). Poi ancora Passo di Foscagno (15 km al 6,4%) e l’arrivo a Livigno presso la ski area Mottolino (4,7 km al 7,7% ).
Dopo un giorno di riposo, ecco un’altra giornata da cinque stelle, con il passaggio sulla Cima Coppi di questa edizione, il Passo dello Stelvio (2.758 metri d’altitudine e 20,2 km di salita al 7,2%). Una tappa da 4.350 metri di dislivello che vedrà anche protagonisti anche il Passo di Eira, il Passo di Foscagno, il Passo Pinei (23,4 km al 4,7%) e infine il traguardo a Santa Cristina di Val Gardena, con una salita lunga 7,6 chilometri e una pendenza media del 6,1%. Il giorno dopo ci sarà la Selva di Val Gardena-Passo Brocon da 159 chilometri. Nella prima parte ci saranno il Passo Sella (8,9 km al 7,4%) e il Passo Rolle (19,8 km al 4,8%). Il finale sarà caratterizzato dalle due salite del Passo Brocon. Nella parte finale si salirà da Pieve Tesino con l’arrivo in cima dopo 12,2 chilometri di salita al 6,4%. Un’altra tappa decisiva del Giro d’Italia 2024 sarà la penultima, la Alpago-Bassano del Grappa di 184 chilometri e un dislivello di 4.250 metri. Dopo una parte relativamente pianeggiante, ci saranno due salite impegnative e lunghe discese. Ci sarà la doppia salita del Monte Grappa (18,2 km all’8,1%) e si toccheranno picchi del 14%. Poi la consueta passarella finale, per le strade di Roma.