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Lo “scontro” Brumotti-Paname continua a Ravenna, ecco perché c’è un nuovo capitolo giudiziario

di F. Q.
Lo “scontro” Brumotti-Paname continua a Ravenna, ecco perché c’è un nuovo capitolo giudiziario

Lo “scontro” giudiziario tra l’inviato di Striscia La Notizia, Vittorio Brumotti, e il trapper Paname (Amin Bajtit) prosegue. Il 27enne artista è imputato di diffamazione sempre ancora per il videoclip girato in Puglia nel novembre 2021, contro Brumotti che da anni si batte contro lo spaccio e aveva descritto i traffici attivi nel quartiere di San Bernardino, nel comune di San Severo di Foggia. Il trapper Paname aveva patteggiato, davanti al giudice di Foggia, un anno e quattro mesi per vilipendio, istigazione a delinquere e tentata violenza privata. Ma il caso del video ha uno nuovo capitolo perché il filmato incriminato era stato caricato su Youtube. Bajtit è imputato, questa volta a Ravenna, per diffamazione e minacce in concorso con un 24enneto.

Nelle immagini, visualizzate sulla piattaforma, si vede e si sente il cantante minacciare: “Brumotti merda! Sulla sua testa ci sta una taglia, l’infame delle guardie”, “Siamo in battaglia e sai che paga chi sbaglia”, “Un proiettile costa un euro e la tua vita vale un cazzo… se torni a San Severo ti svegli in mezzo agli ulivi” e “Ringrazia Dio ogni mattina se ti svegli…”. Brumotti si è costituito parte civile, il legale dell’imputato ha chiesto al giudice l’applicazione del ne bis in idem, ovvero del principio giuridico per cui non si può essere giudicati due volte per lo stesso reato.

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