Nella terra delle sirene (da cui, non a caso, il nome Sorrento) è difficile non lasciarsi irretire. Una bellezza sbalorditiva, un’accoglienza sublime, una cucina coinvolgente. Non c’è da stupirsi, se Sorrento e la sua costiera frastagliata a picco su un mare blu siano stati meta per eccellenza del Grand Tour per scrittori, poeti e artisti come Byron, Goethe, Dickens e Nietzsche. Gioiello del Golfo di Napoli, Sorrento tocca il cuore: i suoi tramonti rosa, i giardini verdi che profumano l’aria, i palazzi storici seminati nei vicoli, i musei, le botteghe artigiane di merletti e di intarsi di legno. E tante chiese del paese, a partire dalla Cattedrale dei Santi Filippo e Giacomo. Ma anche luoghi suggestivi, dove architettura e natura dialogano fra loro, come il Vallone dei Mulini, una fenditura gigantesca nella roccia, creatasi circa 35mila anni fa, determinata dall’erosione del tufo ad opera delle acque, così chiamata per la presenza di un antico mulino attivo fino ai primi anni del ventesimo secolo. D
alla centralissima piazza Tasso, dedicata al grande scrittore della Gerusalemme Liberata originario proprio di Sorrento, si arriva in pochi minuti alle più celebri (e brulicanti) spiagge della costiera sorrentina. Marina Grande – quella del film “Pane, Amore e…” con Sofia Loren -, è un piccolo borgo marinaro in cui è racchiusa una baietta meravigliosa con tipici ristorantini di pesce a palafitta e case colorate. Quasi interamente occupata dal porto turistico (approdo delle barche che vanno a Capri) è invece Marina Piccola, con una spiaggia formato mignon. Da visitare, in centro città, la mostra allestita nelle sale di Villa Fiorentino, Nel segno della tradizione – L’Arte Orafa di Gerardo Sacco (fino al 26 maggio prossimo), in cui sono esposte le splendide creazioni di uno dei più grandi maestri dell’arte orafa italiana. Monili e amuleti portafortuna, ispirati al mare, a forme mitologiche, oggetti aurei tempestati di pietre preziose, indossati dalle grandi dive del cinema internazionale: da Liz Taylor, Glenn Close a Sofia Loren. Ma il motivo fatale per cui tornare a Sorrento, sempre e in ogni caso, è la vista del mare e della Baia di Napoli.
Da osservare dalla Terrazza Vittoria, a precipizio sul mare, del prestigioso Grand Hotel Excelsior Vittoria Leading Hotels of the World,storico 5 stelle lusso, che quest’anno festeggia i 190 anni di vita. Ma anche dal balcone di una delle camere fronte mare, il panorama lascia senza fiato. Di proprietà della famiglia Fiorentino, l’hotel vanta ampi e rigogliosi giardini, la cui vegetazione ricca di agrumi e uliveti circonda i diversi edifici costruiti in epoche distinte. Nascosta nel verde, vicino alla piscina, la piccola Spa La Serra, ricavata da un vivaio del XIX secolo, concepita secondo i principi olistici del Feng-Shui. Guarda il mare anche il Ristorante Bosquet, che propone gastronomia creativa elaborata dall’Executive Chef stellato Antonino Montefusco. In cucina solo ingredienti biologici, provenienti dalla penisola Sorrentina e dall’orto dell’albergo, indispensabili per sperimentare piatti e specialità locali e internazionali. Nella grande sala del Ristorante Vittoria, riempita di affreschi ottocenteschi, marmi di Vitulano e grandi vetrate panoramiche, si gustano ricchi buffet e prime colazioni. Ottima champagneria La Pergola Bar à Champagne, all’ombra di una romantica pergola, con vista direttamente sulla piazza principale di Sorrento e sul mare. L’hotel ha suite dedicate ad alcuni clienti abituali e esclusivi come quella di Pavarotti, dove il tenore amava soggiornare, o quella di Caruso, con una grande terrazza affacciata sul porto. Caruso si fermò nel 1921 per un lungo periodo (nella suite 448) e legò in questo modo, per sempre, il suo nome all’albergo. Nel 1984 il cantautore Lucio Dalla vi compose il celebre brano “Caruso” durante la sua permanenza. In passato fu rifugio felice e riservato di teste coronate, attori e artisti internazionali, come la granduchessa Caterina di Russia ed il principe di Galles (1874), l’imperatrice Elisabetta d’Austria (1889, la celebre Sissi), la regina Vittoria di Svezia (sul finire degli anni 20), Re Gustavo di Svezia (1930) la principessa Margaret d’ Inghilterra (1949), a cui è dedicata la Suite one-of-a-kind Margaret. Dal molo privato del Grand Hotel Excelsior Vittoria si può raggiungere, via mare in dieci minuti, i lidi di Massa Lubrense per visitare i tipici borghi dei pescatori e magari sul finire della giornata fermarsi per un aperitivo godendosi il tramonto e cenando in uno dei deliziosi ristorantini della zona. Da provare: Da Michele sul mare, cucina locale, genuina e pesce freschissimo.
A giugno, in Costiera Sorrentina la festa del cibo
Piatti firmati da grandi chef italiani e internazionali, panorami d’incanto, balli, degustazioni, incontri, Dal 10 al 12 giugno 2024 torna, a Vico Equense, la tre giorni dedicata alla gastronomia pop e top organizzata da Gennaro Esposito, due stelle Michelin alla Torre del Saracino di Vico Equense. La XXI edizione di FESTA A VICO, sarà una grande celebrazione del cibo popolare e gourmet, di prodotti tradizionali e grandi novità, da scoprire in piazza, nelle strade e nei grandi ristoranti, contribuendo contemporaneamente alle tante nobili cause di cui Chef Esposito è da sempre il portavoce. Tema di quest’anno: “C’è sentimento”, che prende ispirazione dalle parole di una canzone del grande artista Pino Daniele “dove tutto ha senso, c’è sentimento”, proprio perché è questo il fil rouge che unisce tutti i protagonisti e partecipanti alla manifestazione, un sentimento di amore e curiosità verso la nostra terra ricca di eccellenze.