Jannik Sinner out. Carlos Alcaraz out. Daniil Medvedev in forse. Novak Djokovic è un punto interrogativo. Nonostante i numeri da record registrati in fatto di presenze, l’edizione 2024 degli Internazionali d’Italia, al via dall’8 al 19 maggio, si presenta come un appuntamento privato di molti dei massimi rappresentanti del tennis mondiale. Uno scenario che può far storcere la bocca, ma che potrebbe anche non essere un fatto così negativo. Le prospettive infatti sono quelle di un torneo incerto, aperto a qualsiasi esito, imprevedibile. Un appuntamento dove in più è tutto pronto per gli omaggi (e qualche lacrima) per l’ultima di Rafael Nadal al Foro Italico. L’assenza di Jannik Sinner è stato un colpo duro per tutto l’ambiente, raffreddando ogni entusiasmo che si era creato dopo mesi storici per il tennis azzurro, tra record, successi, Coppa Davis e Australian Open. Traguardi che hanno portato a un attenzione mediatica inedita. L’altoatesino doveva essere il grande protagonista, l’uomo su cui far convergere tutte le speranze di rivedere un tennista italiano trionfare a Roma dopo il titolo conquistato da Adriano Panatta nel 1976. Senza Sinner adesso tutte le attenzione saranno distribuite sugli altri azzurri, a cominciare da Matteo Berrettini.
Il romano non gioca al Foro Italico da due anni e la voglia di fare bene è tanta, soprattutto dopo il ritorno dall’ultimo infortunio, che lo ha già visto alzare un trofeo a Marrakech. Le incertezze ovviamente non mancano, soprattutto dopo l’ultimo stop che gli ha impedito di prendere parte a Madrid. Fortunatamente niente di grave, solo una brutta influenza. Un imprevisto però che gli ha fatto saltare diversi giorni di allenamento, rallentando così la preparazione per un torneo che rappresenta uno degli snodi principali del suo 2024. L’azzurro non gioca una partita da circa un mese.
Come accennato in precedenza, i punti interrogativi riguardano anche gli altri grandi del tennis giunti nella Capitale. Oltre a Sinner, non sarà presente nemmeno Carlos Alcaraz, ancora alle prese con il problema al braccio destro. Inoltre anche Novak Djokovic e Daniil Medvedev non se la passano benissimo. Il serbo si porta dietro tutte le incertezze di una prima parte di stagione assolutamente anomala per lui, con zero titoli e soprattutto zero finali disputate. L’ultima apparizione è stata quella di Montecarlo, dove ha perso nei quarti di finale contro Casper Ruud. Risultati che hanno spinto Nole a compiere una piccola rivoluzione all’interno del suo staff, nell’estremo tentativo di ritrovare la strada giusta. Nell’ultimo mese e mezzo se ne sono andati l’allenatore Goran Ivanisevic e il preparatore atletico Marco Panichi. Djokovic sta cercando di gestirsi, avendo in testa i grandi obiettivi: Slam e Olimpiadi. Ma come si presenterà a Roma? Una domanda che coinvolge anche Medvedev, campione in carica un anno fa al Foro. Il russo è reduce dal ritiro di Madrid e la sua partecipazione sembra essere a forte rischio, come lui stesso ha ammesso nel post-partita contro il ceco Jiri Lehecka. Alla luce di tutto questo, chi è il favorito agli Internazionali d’Italia? Semplice, nessuno. Tutti hanno una chance di mettere il proprio nome nell’albo d’oro.
Sicuramente una candidatura forte è quella di Andrey Rublev, che a Madrid ha ritrovato le sensazioni migliori dopo alcuni tornei sottotono. Poi c’è Stefanos Tsitsipas, vincitore a Montecarlo, finalista a Barcellona e voglioso di prendersi un titolo che gli è sfuggito di mano nel 2022. Infine papabili per la vittoria finale sono anche Casper Ruud (vittorioso a Barcellona e finalista a Montecarlo) e Alexander Zverev (un titolo a Roma nel 2017). Senza dimenticare l’altalenante Holger Rune, finalista un anno fa. Quelle di Berrettini, Djokovic e Medvedev non sono però le uniche incognite di questi Internazionali d’Italia. Ce n’è anche un’altra, che arriva dalla presenza forse più attesa, quella di Rafael Nadal. Dopo il tributo raccolto a Madrid, il maiorchino è pronto a prendersi le ultime acclamazioni anche a Roma, dove ha trionfato in 10 occasioni. Nonostante le discreti sensazioni arrivate dalla capitale spagnola, è impossibile fare pronostici. La personalità del maiorchino è intatta, a mancare però è tutto il resto. L’obiettivo è provare ad avere un’ultima crescita di condizione, in vista dei due Roland Garros (Slam e Olimpiadi) in programma nelle prossime settimane. Avere “una chance di mostrare un buon tennis”, come ha dichiarato dopo l’eliminazione da Madrid lo stesso Rafa.
Gli altri italiani in tabellone – Roma mette la propria lente d’ingrandimento su ogni azzurro presente. Uno di questi è sicuramente Lorenzo Musetti. Il carrarino arriva da un inizio di stagione altalenante e incerto. Alle convincenti prestazioni nei Masters 1000 di Miami e Montecarlo, si sono poi aggiunte le due eliminazioni al primo turno nel 500 di Barcellona e nel Masters 1000 di Madrid. Finora l’amaro in bocca accumulato in questo 2024 è molto e una scossa è quanto mai necessaria. Il Foro Italico è il teatro giusto per averla, anche perché in bilico c’è il posto come testa di serie al Roland Garros (attualmente è numero 29 del mondo). Un altro bisognoso di una svolta è Lorenzo Sonego. Il clima da Coppa Davis che gli Internazionali d’Italia sanno trasmettere potrebbe arrivare in suo soccorso, per riscattare un inizio di anno deludente. Chi invece spera di ottenere punti per agguantare una testa di serie a Parigi è Matteo Arnaldi, anche lui reduce da una prima parte di stagione in chiaroscuro. Grande curiosità infine c’è attorno a Luciano Darderi (un titolo a Cordoba quest’anno), Flavio Cobolli e Luca Nardi. Presenti grazie a una wild card anche Andrea Vavassori, Giulio Zeppieri, Matteo Gigante, Stefano Napolitano e soprattutto Fabio Fognini, probabilmente all’ultima apparizione in carriera a Roma.