È morto César Luis Menotti all’età di 85 anni. Soprannominato “El Flaco”, è stato l’allenatore che ha guidato la nazionale argentina alla vittoria del Mondiale 1978. Menotti non era in buone condizioni di salute dallo scorso mese di agosto, quando aveva avuto un malore in casa. Prima da giocatore, poi da allenatore: l’Albiceleste piange la scomparsa di uno degli uomini simboli degli anni ’70-’80. Il mondo del calcio è in lutto per la perdita di un personaggio leggendario e iconico. Dal 2019 era diventato il direttore tecnico delle nazionali argentine. Per lui, anche un’esperienza in Italia nel 1997 come allenatore sulla panchina della Sampdoria.
La carriera e il trionfo nel Mondiale 1978
Dopo una carriera da calciatore durata dieci anni con le maglie di Rosario Central e Santos, tra le altre, Menotti ha avuto maggior fortuna come allenatore. Per otto anni è rimasto sulla panchina dell’Argentina, portando al successo l’Albiceleste nel mondiale casalingo del 1978, quello della dittatura militare di Jorge Videla, della repressione e del dramma dei desaparecidos coperti anche da quella vittoria calcistica, il primo Mondiale per l’Argentina. Menotti non simpatizzava per quella dittatura: uomo di sinistra ed esteta del calcio, i militari lo lasciarono alla guida della Nazionale perché era ritenuto l’unico in grado di vincere la Coppa del Mondo. E così fece, anche escludendo dai convocati un giovane Diego Armando Maradona. Lasciò la guida della Seleccion dopo Spagna 1982, poi l’esperienza in Europa e il ritorno in Sud America.
Il comunicato della Federcalcio argentina: “¡Hasta siempre, Flaco querido!”
A dare l’annuncio della scomparsa è stato l’AFA, la Federcalcio Argentina. Il comunicato: “Con profondo dolore l’associazione calcistica argentina informa con enorme tristezza la scomparsa di Cesar Luis Menotti, attuale direttore delle selezioni nazionali ed ex commissario tecnico campione del mondo con l’Argentina. Hasta Siempre, amato Flaco”.