"Ho pagato il prezzo per la totale assenza di piaggeria. Non riesco a coltivare quest'arte del cortigiano, non è nelle mie corde e mi dà fastidio anche quando lo fanno con me", le parole della giornalista ospite di Silvia Toffanin
La prima volta di Serena Bortone a Canale5. La giornalista interna Rai si è seduta sulla poltrona di Verissimo, ospite di Silvia Toffanin. E la padrona di casa ha come sempre offerto un ritratto dell’ospite a tutto tondo.Vita privata ma anche un doveroso commento sul caso Scurati. “Non ho ansie, né eccitazione, nella vita uno cerca di fare la cosa giusta, per me l’importante è non fare la cosa sbagliata. Io non sono una testa calda, sono una orgogliosa dipendente dell’azienda di servizio pubblico, questa sono io“, ha detto.
Insomma, non pare esserci alcuna ‘maretta’ con la Rai. Toffanin ha chiesto a Bortone quale sia la via da condurre per sentirsi libera nella professione: “Nella vita si paga un prezzo per tutto, ma l’assenza di libertà sarebbe un prezzo troppo grande da pagare. Ho pagato il prezzo per la totale assenza di piaggeria. Non riesco a coltivare quest’arte del cortigiano, non è nelle mie corde e mi dà fastidio anche quando lo fanno con me”, le parole della conduttrice di Che Sarà su RaiTre. Bortone ha presentato il suo libro A te vicino così dolce. Spazio anche alla vita privata: “Sono single, tutti siamo felici in coppia, ma il compromesso è complicato. Io sono una persona molto conciliante, sono molto in ascolto, sono volutamente single, nel senso che poi tutti i fidanzati si sistemano a casa. Ho bisogno di qualcuno che mi tenga testa, ma se mi tiene testa troppo poi non posso decidere io e diventa complicato, sono una persona impegnativa”.