“Nelle ultime due settimane siamo stati tre volte in Questura per chiedere l’autorizzazione per fare un corteo in occasione degli Stati Generali della Natalità, ma abbiamo ricevuto un no più o meno secco a tutte le proposte”. Apre così Alessio Iacovelli, attivista di Assemblea Aracne, movimento studentesco transfemminista che fa parte di Non Una di Meno, la conferenza stampa organizzata a pochi passi dal Viminale, per denunciare la difficoltà di manifestare in occasione degli Stati Generali della Natalità che si terranno a Roma, all’Auditorium della Conciliazione, il prossimo 9 e 10 maggio.
“Quello che viene portato avanti con questo convegno è il tentativo di toglierci la possibilità di autodeterminarci e di scegliere liberamente sui nostri corpi”, aggiunge Emma Dal Magro, anche lei attivista di Assemblea Aracne. “Abbiamo proposto 17 diversi percorsi statici o in movimento, ma tutti ci sono stati rifiutati – continua Alessio – ma noi questa contestazione la vogliamo comunque portare avanti con o senza autorizzazione”. Per questo, dicono gli studenti, saranno a piazzale Degli Eroi venerdì 10 maggio dalle 9.30 del mattino.
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