Il sistema scolastico italiano prevede l’insegnamento di “troppa roba. In terza elementare si vanno a spiegare tutte le specie dei dinosauri, tutto questo a che serve”. Lo ha detto il ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara, intervenuto alla 22esima edizione della rassegna Futuro Direzione Nord, nella sede di Assolombarda a Milano. “Bisogna pensare a programmi nuovi in linea con la società moderna. Semplificare e far prevalere la qualità sulla quantità”, ha aggiunto. Il ministro è poi tornato a ribadire l’importanza del libro e della scrittura: “Non concepisco una didattica fatta sul cellulare che ha effetti molto negativi sul bambini, sulla sua concentrazione e creatività. Ci sono tanti studi su questo”. E sul mondo del web, Valditara lo ha definito “un grande oceano dove alla fine ci si perde“. Necessario, dunque, “ritornare all’importanza del libro, della scrittura, poi dopo c’è il tablet, presente in tutte le scuole e che crea anche una dipendenza psichica“. Una visione di scuola, quella del ministro leghista, che “deve dare una formazione culturale per essere cittadini indipendenti ma deve anche assicurare una prospettiva di inserimento lavorativo, altrimenti il rischio è che uno arrivi poi a disperdersi”.