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Arrestato l’hacker più ricercato d’Europa: Julius Kivimäki è colpevole di aver ricattato oltre 30mila persone

Hacker Finlandia
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A 27 anni ha commesso decine di migliaia di reati informatici, ma ora il suo legame con il crimine si spezza. Perché l’hacker Julius Kivimäki, coperto dallo pseudonimo Zeekill, è stato arrestato qualche mese fa a Parigi e ora in Finlandia, suo paese di origine, è stato sottoposto a processo per l’ultima delle sue malefatte: ricattare circa 33 mila pazienti del Vastaamo, un centro privato specializzato in assistenza psicologica, per ottenere in cambio denaro.

Secondo quanto scritto da Login, Kivimäki è colpevole di oltre 30mila crimini informatici che spaziano fra violazione di dati aggravata, tentato ricatto aggravato e diffusione aggravata di informazioni lesive della vita privata. L’accusa ha chiesto sei anni e tre mesi di carcere per il 27enne, ma si teme che la pena sarà inferiore a causa dei limiti del sistema giudiziario finlandese. Inoltre, al momento, non è chiaro se le vittime dell’ultimo attacco dell’hacker verranno risarcite per i danni subiti. Si tratta di persone, pazienti del centro Vastaamo, i cui dati sensibili, insieme ai dettagli delle loro sedute di psicoterapia, erano stati pubblicati sul dark web da Kivimäki. Il cyber criminale aveva poi usato il tutto per ricattare i pazienti stessi, appunto circa 33mila, inviando loro una email in cui chiedeva alle vittime delle somme in denaro in cambio della non divulgazione delle informazioni. Le cifre oscillavano, ancora secondo Login, fra 200 e 500 euro.

Kivimäki è riuscito a non farsi prendere per due anni, a tal punto da far scattare nei suoi confronti un mandato di cattura europeo che lo ha fatto diventare uno dei criminali più ricercati del continente. Alla fine è stato rintracciato a febbraio a Parigi quasi per sbaglio, quando la polizia capitolina è entrata nel suo appartamento dopo aver ricevuto una chiamata per disturbo domestico. Qui le forze dell’ordine hanno scoperto che il ragazzo possedeva vari documenti di identità falsi. Arrestato, è stato estradato in Finlandia dove ora è a processo. Non è la prima volta che l’hacker finisce sotto la morsa della giustizia. Infatti, a soli 17 anni, era stato condannato con l’imputazione di aver messo a segno oltre 50mila reati informatici. Tuttavia non era finito in carcere, dato che aveva ricevuto una condanna di due anni con beneficio della sospensione della pena.

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