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Rublev e il retroscena dietro il trionfo di Madrid: “Sono pieno di farmaci, ho giocato senza poter deglutire e mangiare”

“Nella mia vita non mi sono mai sentito peggio di così“. Questa la rivelazione choc di Andrej Rublev, tennista russo fresco vincitore del Masters 1000 di Madrid. Dietro il successo, un retroscena sulle sue condizioni fisiche che rendono il trionfo contro il canadese Félix Auger-Aliassime una vera e propria impresa. Ancora imbottito di antidolorifici e farmaci, nei prossimi giorni Rublev verrà sottoposto ad alcuni controlli medici per definire il tipo di virus contratto. Teoricamente, tra pochi giorni Rublev dovrebbe essere nuovamente in campo agli Internazionali in corso a Roma.

Rublev: “Ho giocato sotto iniezioni: non ho ancora scoperto di cosa si tratta esattamente”

La gioia per il trionfo a Madrid ha mascherato le condizioni fisiche di Rublev. Al termine del torneo, il tennista però ha raccontato senza nascondersi il periodo complicato che ha attraversato e che sta vivendo tutt’ora: “Mi hanno fatto l’anestesia al dito del piede per poter giocare. Era così gonfio che non riuscivo nemmeno a mettermi la scarpa e l’infiammazione premeva sull’osso. La sensazione era la stessa di quando ti rompi un dito. Pertanto, ho giocato senza pensare“.

Ma anche senza poter deglutire e mangiare: “Ancora non ho scoperto di cosa si tratta esattamente, se è angina, o se è qualche tipo di virus, la gola è completamente bloccata: è impossibile deglutire, è impossibile mangiare, da giorni ho un mal di testa intenso per questo. Ho fatto diverse iniezioni, ho preso degli antidolorifici, dentro di me sono pieno di farmaci“. Per Rublev quello di Madrid diventa un successo dai risvolti clamorosi, soprattutto per come è arrivato. E senza dimenticare che in altri situazioni il tennista russo ha sofferto di mentalmente la pressione e le aspettative. Questa volta, invece, è riuscito a vincere a qualunque costo.