“Io lavoro per la pace, la Russia ha aggredito e scatenato una guerra. Sicuramente non accetterò mai che qualcuno mandi un soldato italiano a morire in Ucraina, perché il 2024 deve essere l’anno della pace”. Così il ministro delle Infrastrutture e dei trasporti, Matteo Salvini, a margine del sopralluogo alle case Aler di via Salomone a Milano. “Noi abbiamo sempre appoggiato qualunque tipo di aiuti, sicuramente la risposta non è mandare altre armi e sicuramente Macron quando apre bocca fa un danno, perché quando dice che potremmo mandare delle truppe di terra a combattere in Ucraina fa un danno”, prosegue il leader della Lega che già ieri aveva attaccato il presidente francese dai microfoni di Radio Cusano Campus per la sua reiterata ipotesi di invio di truppe in Ucraina.
“Io non voglio che l’Italia e l’Europa entrino in guerra e non voglio lasciare ai miei figli la terza guerra mondiale – prosegue – Quindi, invito Macron a tacere”. “Abbiamo sempre sostenuto qualsiasi aiuto, detto questo l’Italia e l’Europa non sono in guerra, se Macron pensa alla guerra, si metta l’elmetto, si prenda una fionda e vada lui a combattere”, dice ancora.
A proposito, invece, dell’attacco di Israele a Rafah, il vicepremier ha dichiarato: “Sostengo il diritto all’esistenza e alla difesa di Israele, Hamas va sradicato. Ma conto che nella sua reazione tenga conto dei civili”.