“Grazie alle inviate di Unirai Elena Sorci, tgr Sicilia, e Carlotta Ricci, Rainews24, e a tutti i colleghi oggi in redazione, a svolgere ruoli di line, servizi, conduzioni in studio, che hanno reso possibile al servizio pubblico di coprire tempestivamente con l’edizione straordinaria del Tg1 e con i collegamenti per Rainews24 la tragedia avvenuta a Casteldaccia, nel palermitano. Esprimiamo solidarietà e vicinanza ai familiari delle vittime. Sono queste le tragedie sul lavoro che richiedono la mobilitazione dei sindacati invece di inseguire fantomatiche censure e finte emergenze democratiche“. Non si placa lo scontro interno alla Rai, dopo la giornata di sciopero indetta dal principale sindacato, Usigrai, alla quale non ha però aderito la neonata associazione Unirai, di fatto annacquando le conseguenze della presa di posizione dei colleghi giornalisti coprendo il più possibile i buchi vuoti, spostando i turni in maniera strategica. Ad alzare di nuovo i toni è la nota dell’associazione sindacale di giornalisti Rai Unirai.
Cinque gli operai che, nella giornata di lunedì, hanno perso la vita in un impianto Amap di sollevamento delle acque reflue sul lungomare di Casteldaccia. Una tragedia che è però finita dentro alle polemiche tra le mura di viale Mazzini. Il motivo? Parte tutto il 6 maggio, giorno dell’annunciato e atteso sciopero dei giornalisti Rai per protestare contro “il controllo asfissiante sul lavoro giornalistico, con il tentativo di ridurre la Rai a megafono del governo, l’assenza dal piano industriale di un progetto per l’informazione della Rai” e “le carenze di organico in tutte le redazioni”. Per queste ragioni, l’Usigrai, il principale sindacato dei giornalisti della tv pubblica aveva proclamato 24 ore di stop dal lavoro (dalle 5:30 di lunedì 6 maggio alle 5:30 di martedì 7). Ma nonostante questo, il Tg1 e il Tg2 sono andati in onda in edizioni quasi complete, ridotte di pochissimi minuti, con servizi chiusi e firmati e collegamenti in diretta con le sedi estere e Palazzo Chigi. Mentre, da studio, solo alcune notizie lette con l’accompagnamento delle immagini.
Edizioni durante le quali è stata coperta anche la tragedia nel palermitano, con l’associazione sindacale giornalisti Rai Unirai che ha così deciso di prendersene il merito, senza mancare di alcune ‘frecciatine‘. Parole che hanno scatenato i sindacati della tv pubblica accusando viale Mazzini di uno “sciacallaggio sulla tragedia“. “Utilizzare le morti sul lavoro per delegittimare uno sciopero è abominevole. Nella dialettica sindacale non può avere cittadinanza la strumentalizzazione di una tragedia. Le parole dei colleghi di Unirai sono intrise di un populismo volgare che riporta ad anni bui della nostra storia. Questa è un’offesa verso i diritti del lavoro, verso la nostra categoria, verso la storia della nostra azienda”, ha detto, in una nota, NoiGiornalistiRAI, componente del sindacato dei giornalisti Rai Usigrai. “Unirai usa persino la tragedia di Casteldaccia, il dramma dell’ennesimo incidente mortale sul lavoro, per cercare di delegittimare uno sciopero che, da pseudosindacato quale dimostra di essere, ha tentato in tutti i modi di sabotare, peraltro senza riuscirci. Usigrainsieme non può commentare tutto questo che con una sola parola: sciacalli“, hanno concluso.