Lasciamo questa ultima parte di campionato, importantissima per raggiungere gli ultimi obiettivi che ci sono rimasti, a voipubblico che se non cantiamo ci fischiate; a voi che se la squadra non segna dopo 20 minuti fischiate; a voi che se non vinciamo e dobbiamo spingere la squadra alla vittoria “Fino alla fine” è un fino alla fine solo per noi, perché voi avete paura del traffico e uscite prima”. In un ambiente in cui vincere diventa sempre più complicato e le contestazioni sono all’ordine del giorno, anche il tifo si spacca in due: nelle ultime partite casalinghe che rimangono – da qua a fine campionato – la Juventus non avrà più il supporto della Curva. Dito puntato contro alcune decisioni interne – ovviamente per lo scarso rendimento – e contro chi va all'”Allianz Stadium” solamente per fischiare. Dopo la protesta – e il successivo abbandono a partita in corso – della Curva Sud del Milan, anche il tifo organizzato bianconero fa notare tutto il proprio disappunto alla società e al pubblico in tribuna. Ma le accuse non risparmiano nemmeno i calciatori.

Il comunicato dei gruppi ultras bianconeri: “Non ci meritate!”

“Abbiamo lottato per ottenere quei basilari strumenti per organizzare il tifo e sappiate che tante proposte e idee, che sono la norma in quasi tutti gli stadi delle maggiori tifoserie italiane ed estere, ci sono stati bocciati. Abbiamo sostenuto la squadra incessantemente sia quando lottavamo per i primi posti, sia quando ha iniziato un continuo e costante calo di prestazioni e orgoglio sul campo. Abbiamo sostenuto tutti nonostante sappiamo bene gli usi e gli abusi dei nostri giocatori, che fuori dal campo alle volte tendono a comportarsi poco da atleti professionisti… Anche se vi allontanate da Torino le cose si vengono sempre a sapere”. Si apre così il comunicato dei gruppi ultras della Juventus e reso noto sui propri canali social.

La protesta dei bianconeri continua: “Ma le ultime sentenze e quanto si è detto e scritto con situazioni quasi chirurgiche e studiate a tavolino al fine di colpirci nuovamente, hanno superato il limite. Il limite degli abusi e soprusi nei nostri confronti è colmo! Dopo accuse mirate e ben costruite per far apparire la realtà a proprio piacimento e non come realmente stavano i fatti, certi e sicuri che la “Giustizia” avrebbe fatto il suo dovere. Amaramente apprendiamo che nonostante le nostre difese e le inequivocabili prove a discolpa presentate, queste non siano state neanche prese in considerazione. Riponiamo nella Cassazione ancora un barlume di speranza a dimostrazione che la “Giustizia” sia uguale per tutti”. In conclusione: “Non ci meritate!! Ma noi che siamo “brutti e cattivi” manterremo quanto promesso sostenendo la Squadra lontano da Torino. Sicuri che la bolgia e tifo incessante avuto in questi mesi che ha riportato lo Stadium sempre pieno al botteghino e caloroso con gente in festa e pieno di colore e ardore, sarà cosi anche con il nostro silenzio!”

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