Mentre il suo ultimo album “L’Angelo del Male” è entrato direttamente alla numero 1 della classifica Fimi/Gfk con oltre 32 milioni di streaming con tutti i singoli dell’album sono entrati nella top 100 della classifica, Baby Gang inizia lo sciopero della fame in carcere.
Il 22enne è tornato in galera a fine aprile, dopo che si trovava ai domiciliari con il braccialetto elettronico da gennaio e con condanne in primo grado a 4 anni e 10 mesi per una rapina e a 5 anni e 2 mesi per una sparatoria nell’estate 2022 in una zona della movida milanese. “Ascoltare la radio è uno dei pochi sollievi nella giornata di un carcerato – si legge sul profilo Instagram del 22enne, curato dal suo entourage -. Baby ci ha fatto sapere che sentire i suoi pezzi girare in radio lo sta aiutando a sopportare questa assurda detenzione. Da oggi ha iniziato lo sciopero della fame per protestare contro la censura che lo sta colpendo nel modo più subdolo e violento. Ringrazia tutti i suoi fan per il supporto”.
Il trapper, all’anagrafe Zaccaria Mouhib, è tornato in carcere (ora è detenuto a Lecco) su decisione della Corte d’Appello di Milano perché, mentre era ai domiciliari, avrebbe “comunicato con un numero indeterminato di soggetti, pubblicando fotografie su Instagram, ove viene ritratto mentre impugna una pistola che punta verso l’obiettivo, ostentando il braccialetto elettronico”. La pistola hanno affermato gli avvocati era finta.
“La superficialità di questa motivazione lascia sbalorditi – aveva commentato, l’avvocato Niccolò Vecchioni – dal momento che l’account social del cantante è gestito dal suo manager ed il materiale pubblicato è stato realizzato in sessioni di lavoro che erano state autorizzate dalla stessa Corte di appello. Un provvedimento sintomo di schizofrenia giudiziaria avverso il quale faremo appello al Tribunale del Riesame”. Intanto il trapper si gode il momento di gloria musicale.