Ricompensa di mille euro a chi aiuterà ad identificare i colpevoli
Choc a Catanzaro. I cittadini si sono risvegliati, questa mattina, scossi per la notizia del cane Pati, torturato con la coda mozzata e la castrazione fino ad ucciderlo. Immediato l’intervento dell’Associazione italiana difesa animali ed ambiente che ha inviato una denuncia contro ignoti alla Procura di Catanzaro. L’Aida ha anche istituito una ricompensa di mille euro che “verrà pagata a chi con la sua denuncia per iscritto resa nelle forme di legge aiuterà ad identificare e poi con la sua testimonianza in tribunale farà condannare in via definitiva gli autori di questo atto criminale”.
“Questa notte, nel quartiere Signorello – ha affermato l’assessore comunale alla Protezione degli animali Nunzio Belcaro – si è verificato un atto di estrema barbarie nei confronti di un cane. È con profondo dolore e indignazione che l’assessorato alla Protezione degli animali del Comune di Catanzaro, il Sindaco e tutta l’amministrazione condannano fermamente questo atto vile di crudeltà“.
“Pati, membro amato della nostra comunità – ha continuato l’assessore- è stato trucidato in modo spietato, barbaro, lasciando un segno indelebile di violenza e disprezzo per la vita innocente. Tale comportamento non solo è inaccettabile, ma mette in luce la pericolosità sociale di coloro che possono commettere tali atti disumani, poiché chi è capace di infliggere sofferenze agli animali potrebbe rappresentare una minaccia anche per le persone. Il Comune di Catanzaro auspica vivamente che vengano presi tutti i provvedimenti necessari per far sì che gli autori di questo crimine bieco siano identificati e puniti secondo le previsioni di legge. Inoltre, ci costituiremo parte civile in un eventuale procedimento penale: per garantire che giustizia sia fatta, per tutelare l’immagine di una città e dei suoi cittadini che amano gli animali e soprattutto per il povero Pati, affinché sia data una risposta ferma e adeguata ai responsabili di un atto così orribile. Invitiamo pertanto tutti i cittadini a collaborare con le autorità, fornendo qualsiasi informazione utile che possa portare all’identificazione degli aggressori”.