“Riconosciamo le preoccupazioni sollevate dal governo italiano e dalla famiglia Falcinelli“. Direttamente dagli Stati Uniti – più precisamente dal Dipartimento di Stato americano – sono arrivate le prime reazioni pubbliche relative al caso Matteo Falcinelli, studente 25enne di Spoleto che lo scorso 25 febbraio è stato arrestato fuori da un locale a Miami dalle forze dell’ordine. Accusato di resistenza a pubblico ufficiale all’uscita del club in cui si trovava, il ragazzo è stato buttato a terra, con le caviglie legate da una cinghia dalla polizia di North Miami Beach. “Ci risulta che la polizia di Miami abbia aperto un’indagine interna su questo caso. Continueremo a monitorare questi sviluppi”. Queste, secondo quanto riportato dall’Ansa, le parole di un portavoce del Dipartimento di Stato americano, in merito all’arresto dello studente italiano.
Il Dipartimento di Stato americano: “Lavoriamo per garantire il rispetto degli obblighi legali”
La risposta del Dipartimento di Stato americano – tramite il proprio portavoce – prosegue così: “L’intero Dipartimento lavora diligentemente per garantire che le forze dell’ordine statunitensi rispettino i loro obblighi legali in materia di notifica e accesso consolare quando cittadini stranieri sono detenuti negli Stati Uniti, in conformità con la legge nazionale applicabile e in conformità con gli obblighi internazionali”. Infine, il portavoce ha concluso: “Nello stesso modo ci aspettiamo che i governi stranieri trattino i cittadini statunitensi all’estero”.