Un “normale” manifesto elettorale della Lega per le prossime elezioni Europee. Si contrappongono due volti: quello di una donna con il velo e l’altro di una donna bianca (presumibilmente occidentale) a volto scoperto che, secondo il Carroccio, è emblema della libertà. E una scritta: “Donne costrette a coprirsi il volto” vs “donne libere. Da che parte vuoi stare?“. Un classico slogan salviniano ma poi succede che la donna bianca ritratta è una modella 30enne ucraina di nome Anna Haholkina e, arrivata a Milano, nota e riconosce il suo volto sul manifesto. Non solo. Nessuno le ha chiesto il permesso di poter usare la sua immagine per scopi elettorali. Per di più, la sua foto è affiancata alla promozione di messaggi discriminatori nei confronti delle persone musulmane. Haholkina non ci sta e decide di rivolgersi ad un avvocato e di denunciare la Lega.
“Ho assunto un avvocato esperto in copyright, il quale mi ha detto che quando si tratta di ragioni politiche devono chiedere il permesso di usare la foto. Ma nessuno mi ha contattato per chiedermi se poteva usarla”, racconta Haholkina al Corriere della Sera. “Questi cartelloni elettorali sono razzisti. E non accetto di finirci sopra”. La 30enne vive a Rimini ma per lavoro dice di venire spesso a Milano. E in città la scoperta di quei manifesti la lasciano choccata: “Sono foto che ho fatto con una fotografa ucraina due anni fa, Margarita Gangalo con l’obiettivo di utilizzarle per vendere prodotti di bellezza – dice al Corriere -. E invece la Lega le ha usate per fare campagna elettorale”. Le foto potrebbero provenire da Shutterstock (o qualche altro sito) e la Haholkina dice di “aver firmato una liberatoria digitale” per l’immagine, ma nel regolamento dell’agenzia fotografica “c’è scritto che l’uso di immagini per campagne elettorali e politiche non era possibile”. Forse, il Carroccio ha utilizzato un abbonamento premium per comprare la foto e utilizzarla.