Con più di 4 milioni di iscritti, l’app di proprietà della cinese ByteDance ha già conquistato gli Usa con video tutorial e consigli per gli acquisti. Ma il suo successo potrebbe non essere casuale
“Fashion, beauty, travel and more” e un’identità visiva ben definita da grafiche pop e un giallo acceso che ricorda, non a caso, una limonata sono gli elementi chiave con cui l’app si presenta agli utenti. A metà tra TikTok, Pinterest e Instagram, Lemon8 era stata lanciata sotto il nome di Sharee ma con poco successo. Un rebranding di qualche anno dopo, invece, ha traghettato l’applicazione verso un’idea più fresca e giovane.
“La limonata, bevanda universalmente amata, richiama sensazioni di leggerezza e pensieri positivi. Il numero 8 simboleggia l’infinito e si riferisce all’inesauribile flusso di idee utili e divertenti che si condividono su questa piattaforma”, aveva spiegato la stessa ByteDace al momento del lancio in Usa. L’obiettivo è quello di unificare in una sola piattaforma post lunghi, simili a blog, immagini e video. Qui, con più di 19 milioni di visualizzazioni, i contenuti a tema bellezza e benessere sono i più visti, quindi Lemon8 si preannuncia essere il nuovo social beauty di riferimento per chi vuole vedere video tutorial per ricreare l’ultimo trend del momento e, in alcuni casi, perfino acquistare il prodotto che si vede utilizzato, senza doversi spostare su altre piattaforme. Una guida pratica giornaliera, paragonabile al consiglio di un’amica o di un’esperta in cui però viene meno l’aspetto di condivisione e socializzazione, mentre si favoriscono i contenuti dei creatori. Inoltre, lo scorso marzo l’applicazione ha anche lanciato lo skin analyzer, una funzione che sfrutta l’intelligenza artificiale attraverso cui l’utente può capire il tipo di pelle e le sue esigenze specifiche per poi acquistare i prodotti suggeriti o seguire i consigli della piattaforma.
Lemon8 dunque assomiglia a Instagram per le descrizioni dei post, per la cura estetica dei dettagli, per l’uso dei filtri, per i tag e per il modo di interagire con gli utenti tramite commenti, like e messaggistica, ma sfrutta allo stesso tempo un algoritmo simile a quello di TikTok che permette di vedere sia i contenuti dei profili che si seguono, sia quelli suggeriti sulla base delle proprie preferenze in modo da mettere l’utente in contatto con una platea sempre più ampia e variegata. Ma Lemon8 ha preso molti spunti anche da Pinterest, dando la possibilità ai suoi utenti di creare una raccolta di post e moodboard tramite cui poi è possibile acquistare prodotti.
L’app dal claim “nuove scoperte ogni giorno”, in realtà non è nuova nel mondo dei social. Lanciata per la prima volta nel 2020 in Giappone da ByteDance, la stessa società madre di TikTok, e sviluppata dall’azienda di Singapore Heliophilia Pte. Ltd, solo recentemente l’app sta attirando l’attenzione anche dell’Europa e i motivi sono diversi. Su tutti, l’intricata questione tra la stessa società cinese e il Governo americano che vorrebbe acquistare la proprietà di TikTok per questioni legate alla gestione dei dati dei cittadini, pena l’esclusione dal territorio.
In attesa del risvolto giudiziario della vicenda, ByteDace avrebbe infatti iniziato già da qualche anno a tracciare la strada per un eventuale piano B, spingendo Lemon8 come app social alternativa a TikTok. Infatti, secondo alcune indiscrezioni riportate dal New York Post, la società sta pagando più di 200 dollari a post alcuni influencer per promuovere Lemon8 sui TikTok. Ed effettivamente, cercando l’hashtag #lemon8 su TikTok la maggioranza dei contenuti risulta sponsorizzata.
Uno dei video più visti, che ha totalizzato 5,4 milioni di visualizzazioni, pubblicato della beauty influencer americana Allie Ross, riporta la dicitura “partnership retribuita”. Quindi l’entusiasmo per la nuova app della giovane content creator potrebbe anche essere cosı̀ spiegato. D’altra parte non mancano i video dei più scettici della GenZ che invece vedono in Lemon8 un tipo di contenuto molto estetico e artefatto che poco o nulla ha a che vedere con la richiesta di autenticità di questa generazione.
Sponsorizzazioni o no, è comunque fuori discussione che attorno all’applicazione si sia creato un forte buzz mediatico, soprattutto tra i più giovani, che hanno iniziato ad osservare con curiosità questa applicazione che propone immagini e descrizioni alla Instagram, brevi video come TikTok e perfino raccolte ispirazionali sul modello Pinterest. Il successo di Lemon8 è merito della GenZ perché si tratta di un social creato appositamente per i nati tra il 1997 e il 2010, che racchiude ed enfatizza proprio tutti i format più amati dalla generazione come ricette vegane semplici e veloci, tips di viaggio, unboxing moda e consigli beauty.
Un successo che gli ha permesso di scalare le classifiche degli app store, Cino ad arrivare a superare i download di Tinder e Pinterest, aggiudicandosi lo scorso aprile il primato di app più scaricata negli Usa. Al 2023, infatti, Lemon8 vantava più di 4 millioni di utenti in Usa e oltre 17 milioni in Giappone.
È presente dallo scorso febbraio anche nel Regno Unito, il suo mercato principale resta il sud-est asiatico con Singapore, Malesia e Tailandia ma non si sa ancora quando e se uscirà in Italia. Anche su Instagram Lemon8 ha provato a ricavarsi la sua nicchia promozionale con la creazione di account localizzati come @lemon8us o @lemon8indonesia. Questi account contano poco più di 250 mila follower ma sono usati in modo strategico dall’azienda per promuovere iniziative locali come eventi e sponsorizzazioni. In altre parole, raccontano più l’universo valoriale dell’app e meno i contenuti, come invece avviene su TikTok. Il risultato è la definizione dell’immagine di un’app costruita all’insegna del divertimento, dello svago ma anche una guida pratica allo shopping e al lifestyle quotidiano. A questo punto non resta che vedere se sarà davvero l’app che sostituirà TikTok o se verrà presto dimenticata come è già successo a Clubhouse e a BeReal.