In collegamento dalla sua abitazione, Maggio ha rivelato a Federica Sciarelli i dettagli del ritrovamento di due dispositivi di ascolto occultati all'interno delle prese elettriche di casa sua
Piera Maggio è stata ospite di “Chi l’ha visto?” nella puntata andata in onda mercoledì 8 maggio su Rai3 per parlare delle cimici scoperte nella sua casa di Mazara del Vallo, proprio dove nel settembre del 2004 sparì nel nulla sua figlia Denise Pipitone, che all’epoca aveva solo 4 anni. In collegamento dalla sua abitazione, Maggio ha rivelato a Federica Sciarelli i dettagli del ritrovamento di due dispositivi di ascolto occultati all’interno delle prese elettriche di casa sua.
Le cimici sono state scoperte in posizioni strategiche: una nell’androne e l’altra nella cucina, luogo dell’ultima presunta apparizione di Denise prima della sua sparizione. “Quando le abbiamo trovate erano caldissime, probabilmente funzionanti. Erano installate dentro le prese, una l’abbiamo trovata in una presa nell’androne e l’altra nella famosa cucina dalla quale Denise è uscita prima di scomparire“, ha spiegato Piera Maggio.
In risposta a questo ritrovamento, la Procura ha avviato un’indagine per violazione della privacy, considerando la possibilità che le cimici siano state installate da enti privati, nonostante non si escluda il coinvolgimento delle autorità giudiziarie in indagini precedenti. “Se le cimici vengono installate per un’indagine, devono avere un inizio e una fine […] Ben vengano se le hanno installate per indagare, perché la mia famiglia non ha mai avuto nulla da nascondere. Ora bisogna capire se c’era una regia, se qualcuno ha ascoltato per chissà quanto tempo ciò che si è detto in questa casa” ha sostenuto la Maggio, accennando al supporto non riconosciuto dalla Procura riguardo alla proprietà delle cimici. Quindi la madre di Denise ha sottolineato come già in passato sia stata vittima di intercettazioni illecite: “Alcune in passato le abbiamo trovate in stanze private“, ha sottolineato ricordando come non fosse la prima volta che si trovano dispositivi del genere in casa.
Quindi è stata la stessa conduttrice Federica Sciarelli a ricordare come, nei primi anni successivi alla sparizione di Denise, anche le comunicazioni telefoniche di Piera Maggio fossero state monitorate, con la Procura che aveva accesso a conversazioni private: “Io sono stata chiamata dalla Procura e mi hanno letto ciò che io e Piera ci eravamo dette al telefono” ha detto la conduttrice. Sul finire del collegamento Piera Maggio, su richiesta della Sciarelli, ha fatto vedere ai telespettatori il libro da lei pubblicato un paio d’anni fa, dal titolo “Denise – Per te, con tutte le mie forze”, in memoria della figlia, simbolo della sua continua lotta per la verità.