“Sul mio corpo decido io. Governo nega aborto”, sono i cartelli e le contestazioni partiti da un gruppo di studenti del collettivo assemblea Aracne e collettivo Artemis durante gli Stati generali della natalità a Roma, prima dell’intervento della ministra Roccella che non è riuscita a parlare e ha lasciato la sala. “C’è un genocidio in atto e muoiono bambini e qui ci dicono di fare figli”, così una delle militanti del collettivo sul palco dopo che gli organizzatori le hanno permesso di fare un intervento. L’evento è stato poi sospeso per i continui schiamazzi degli studenti.

Articolo Precedente

Il ritiro di Astrazeneca, Giovanni Rezza: “Le vecchie dosi non avevano più mercato. Non c’è ragione di preoccuparsi”

next
Articolo Successivo

Stati Natalità, Roccella contestata se ne va: Meloni in sua difesa, telefonata di Mattarella. Valditara e Giorgetti disertano l’evento

next