Dopo una lunga pausa politico-mediatica, torna in scena Alessandra Mussolini, ospite della trasmissione L’aria che tira (La7), dove tiene un teatrino costellato di attacchi sparsi contro il giornalista Francesco Magnani, ‘reo’ di aver realizzato una ricostruzione dell’inchiesta sulla corruzione in Liguria a lei non gradito, ma anche contro Barbara Floridia, senatrice del M5s e presidente della Commissione Vigilanza Rai (chiamata prima “quella”, poi “Florinda Bolkan”) e il conduttore David Parenzo.
Il casus belli è dato, appunto, dall’arresto del presidente della Regione Liguria Giovanni Toti e dall’analisi dei fatti proposta da Magnani: Mussolini, attualmente candidata alle elezioni europee nelle fila di Forza Italia, protesta vivacemente, spalleggiata dal giornalista del Corriere della Sera Goffredo Buccini, perché a loro dire la ricostruzione sarebbe imparziale e tutta a favore dell’accusa.
Mentre Buccini solleva il dito per chiedere la parola, Mussolini si alza dal suo posto e scimmiotta Magnani, accusandolo di aver ‘recitato’ una storia non vera: “Non si può fare un servizio del genere, è un romanzo. Arriva questo, bello bello, e fa un elenco di nomi. Sono solo le supposizioni di magistrati che stanno facendo l’inchiesta. Questa non è informazione, ma è gettare fango sul centrodestra”.
“Questa è cronaca – insorge Parenzo – ed è una ricostruzione puntualissima fatta da Magnani”.
Mussolini continua battendo le mani sul tavolo e attaccando Floridia, che difende il lavoro della redazione della trasmissione: “Tu non parlare, sei dei 5 Stelle“.
“Mussolini, vuoi pure condurre la trasmissione? – insorge il sindaco di Firenze Dario Nardella – Non vi basta aver occupato la Rai?”.
“Chi? Che dici?”, ribatte Mussolini che nei minuti successivi tenterà di “sabotare” l’intervento del politico del Pd intimando anche lui di non parlare.
La vivace candidata di Forza Italia poi prende in giro Floridia, nonostante i continui richiami di Parenzo e di Nardella.
“Lei si dovrebbe scusare – ribatte la parlamentare pentastellata – Guardi che io forse ho più dignità di quella che ha lei, Mussolini”,