È finalmente arrivato quel momento dell’anno. Una vittoria con un peso specifico raddoppiato e un fattore campo da sfruttare il più possibile… per evitare di compromettere una stagione intera. Milano e Bologna per continuare (e confermare) il dualismo egemone, Brescia e Venezia per cambiare la narrativa e rimescolare le proprie ambizioni. Sullo sfondo, le giovani e spigolose Reggio Emilia, Trento e Tortona. Pistoia è già storia: perché non continuare a sorprendere? I playoff LBA sono un sogno proibito e una scommessa su cui dover puntare, per ritrovarsi e rilanciarsi. In otto per un solo ambito trofeo.
Il tabellone completo
Dopo trenta gare di stagione regolare, la post-season comincia sabato 11 maggio per poi terminare con le finali, il prossimo 16 (o 17) giugno.
Quarti di finale:
– Virtus Segafredo Bologna (1) vs Bertram Derthona Tortona (8)
– Umana Reyer Venezia (4) vs UnaHotels Reggio Emilia (5)
– Germani Brescia (3) vs Estra Pistoia (6)
– EA7 Emporio Armani Milano (2) vs Dolomiti Energia Trentino (7)
Le favorite sono sempre loro
Una cosa è chiara: il divario tecnico con le altre sei è ancora troppo netto. Sulla carta, Milano e Bologna sono (e continueranno ad essere) le favorite di questo tabellone finale. La legge del più forte con la pressione di non poter sbagliare. Da una parte l’Olimpia di Mirotic e Napier che può “consolarsi” con il tricolore dopo l’amara sconfitta in Coppa Italia e un cammino sottotono in Eurolega, considerando il roster a disposizione. Dall’altra, la Virtus dei veterani e intramontabili Hackett–Belinelli con un obiettivo molto chiaro: “vendicare” la finale dello scorso anno, persa proprio contro la squadra di Ettore Messina.
Do you believe in miracles?
È stata a lungo la capolista del campionato, prima di cedere lo scettro alla più “attrezzata” Virtus. Ma la stagione regolare di Brescia non può passare inosservata e ora affronterà i playoff nel momento migliore della storia recente. L’obiettivo minimo è chiaro: raggiungere quelle semifinali che mancano da sei anni, decisamente troppo tempo. Il punto di forza? Il gruppo. Nella squadra di Alessandro Magro c’è davvero di tutto: un candidato MVP che risponde al nome di Miro Bilan, il duo italiano Amedeo Della Valle – John Petrucelli e uno dei giocatori maggiormente cresciuti in regular season, CJ Massinburg.
In laguna si respira l’aria delle grandi occasioni: Venezia è sinonimo di gioventù. Durante tutta la stagione, è stata la squadra ad aver dato maggior minutaggio ai giocatori Under23 presenti nel roster. Sarà una chiave decisiva per poter passare il turno contro Reggio Emilia?
E poi c’è Tortona: un ottavo posto che non rispecchia a pieno il talento offensivo di una squadra che sta crescendo esponenzialmente. Una finale di stagione che gli è costato un primo turno, per certi versi, proibitivo contro la Virtus. Una piccola realtà che negli ultimi anni si è trasformata da semplice favola da raccontare a bellissima realtà.
Pistoia, la sorpresa dell’anno parla americano
Da neopromossa a sorpresa del campionato, chi se non Pistoia? E non è un caso se Charlie Moore e Payton Willis sono in corsa per il vincere il premio di MVP della stagione regolare. L’allenatore Nicola Brienza (candidato al premio di miglior allenatore dell’anno) sta vivendo il momento più alto della sua carriera, come ammesso da lui stesso: il traghettatore di una piazza che ha ritrovato entusiasmo e visibilità. Sullo sfondo, l’ingresso di nuovi imprenditori americani che vogliono investire per il presente e il futuro. In questa operazione, è risultata decisiva la figura in primo piano di Ron Rowan, ex cestista statunitense con un passato proprio a Pistoia. Contro Brescia, la grande opportunità da underdog.
Trento e un primo turno che sa di “remake”
Trento-Milano ed è subito 2018. Una finale scudetto (vinta poi 4-2 dall’Olimpia) che si ripropone, quest’anno, al primo turno. Ieri Shavon Shields, oggi Quinn Ellis (che si è dichiarato eleggibile per il Draft Nba 2024): il gioco in transizione, il valore aggiunto di questa squadra. Una serie dall’esito, almeno sulla carta, scontato: altrettanto certo è che Trento, forte anche del nuovo acquisto Daulton Hommes, cercherà di allungare la serie il più possibile, giocando sui nervi degli avversari.
Il paradosso Napoli e la delusione Sassari
Vincere contro ogni pronostico la Coppa Italia ma non qualificarsi ai playoff? Questo il paradosso della stagione del Napoli Basket. Jacob Pullen e compagni deludono proprio sul finale: sette sconfitte nelle ultime dieci che affossano quanto fatto di buono fino al successo a Torino che avrebbe dovuto dare una carica e uno slancio differente. E invece, il campionato finisce prima del previsto e con il contratto non rinnovato a coach Cesare Pancotto. Insieme ai campani, anche Sassari ha tanto da recriminare. Un auto-sabotaggio che porta la squadra a naufragare nel limbo della mediocrità che non accontenta nessuno. Un’insoddisfazione da parte della società e del general manager Federico Pasquini che sa di mea culpa. Per tutte le squadre, ora ci sarà il tempo delle riflessioni, perché per loro l’unico modo per godersi i playoff sarà accendere la televisione.