Il prestigioso club per soli uomini è stato fondato nel 1831 per promuovere l'arte, lo spettacolo, la musica e la letteratura
Svolta storica a Londra: i membri del Garrick Club, situato ad ovest della capitale britannica, hanno votato per consentire alle donne di entrare a far parte dell’istituzione. Il prestigioso club per soli uomini fondato nel 1831, in nome del famoso attore David Garrick, recentemente era stato soggetto a pressioni per l’ammissione di membri femminili. Il club venne istituito per promuovere l’arte, lo spettacolo, la musica e la letteratura.
Martedì scorso i membri hanno votato a favore del cambiamento, dopo aver riconsiderato la formulazione legale relativa all’adesione. In seguito ad un lungo dibattito, durato quasi due ore, in cui i membri più anziani erano contro l’ammissione delle donne, alla fine si è arrivati ad una conclusione storica: le donne ci saranno.
La votazione è stata approvata con il 60% dei voti favorevoli. Il voto di conferma della risoluzione richiedeva una maggioranza del 50%, anche se le precedenti votazioni sulla questione dell’affiliazione femminile avevano richiesto una maggioranza di due terzi. I giudici del club, dopo attente analisi, hanno affermato che non c’è nulla nel Garrick che impedisca alle donne di entrare a farne parte. Infatti, secondo il “Law of Property Act” del 1925, la parola “lui” deve avere lo stesso valore della parola “lei”.
The Guardian ha pubblicato la lista dei membri del Garrick Club, tra essi: il Re, giudici, avvocati, ministri del governo e altri parlamentari. Oltre ad accademici, attori, rockstar (tra cui Sting che ha votato a favore delle donne) e giornalisti di alto livello.
Al programma Today, parlando di quando era membro del prestigioso club, l’ex ministro della cultura Lord Vaizey ha detto: “Era davvero piuttosto arretrato: le donne non potevano nemmeno salire le scale d’ingresso, non potevano cenare nella sala da pranzo principale. Non bisogna pensare al Garrick come una setta segreta di uomini che gestisce silenziosamente un Paese, ma come un luogo conviviale dove la gente va a pranzare e cenare, e questo vale sia per le donne che per gli uomini”.
The Guardian ha riferito anche che i membri favorevoli all’ammissione delle donne hanno stilato una lista di sette donne, tra cui l’attrice Juliet Stevenson. Quest’ultima ha dichiarato a Today che un club, che per centinaia di anni è stato un dedicato in gran parte alla comunità teatrale e artistica, deve essere aperto a tutti. La Stevenson ha aggiunto: “Non sono tanto interessata a pranzare e cenare, quanto allo scambio di idee e alla sfida reciproca. Se si tratta di un luogo in cui questo può avvenire, sarei sicuramente interessata”.
Ci sono stati precedenti votazioni in cui il Garrick era stato vicino al “grande passo”. Nel 2015, il 50,5% dei voti aveva dichiarato di essere favorevole all’ammissione delle donne, in quegli anni però non era una percentuale sufficiente, dato che erano richiesti due terzi dei votanti. Lo scorso martedì si è invece optato per rendere valevole la maggioranza dei votanti in anonimato.