Rafael Nadal ha salutato gli Internazionali di Roma e viceversa. L’ex numero 1 del mondo è stato schiacciato da Hubert Hurkacz in circa un’ora e mezza (6-3, 6-1) e al termine del match è esploso il saluto del pubblico al Foro Italico. Un calore espresso ancora poco dopo, quando Nadal ha sfilato per un “pasillo” di onore di fronte a migliaia di tifosi. Ma, come dichiarato da lui stesso, questa potrebbe non essere stata la sua ultima volta nella capitale.

Dopo il Roland Garros, lo Slam dove ha trionfato 14 volte, non esiste torneo che sia di Nadal più del Masters 1000 di Roma. Qui ha vinto 10 volte (l’ultima nel 2021) e ottenuto 70 vittorie (nessun altro tennista ha sfondato questa soglia) conquistando anno dopo anno l’affetto di tutto il pubblico romano, che lo osanna come un re. E forse questo pubblico si aspettava un vero e proprio tributo per Nadal da parte degli organizzatori del torneo, in quella che doveva essere l’ultima partecipazione in carriera, che però non c’è stato. Infatti, a sorpresa il maiorchino ha detto di “non essere sicuro che non giocherà più” al Foro Italico. Dunque il “pasillo” potrebbe essersi rivelato solo una dimostrazione d’affetto e non un vero e proprio addio.

Al di là del tributo, dal punto di vista sportivo resta amarezza per una partita che è stata a senso unico. Il modo in cui si è conclusa ha portato Nadal a fare delle riflessioni serie sull’imminente futuro: “È arrivato il tempo di prendere una decisione. Da una parte potrei non giocare il Roland Garros, dall’altra devo accettare chi sono in questo momento e lavorare per arrivare tra due settimane nella migliore forma possibile”.

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