Una delle tempeste solari più forti della storia sta colpendo il pianeta Terra. Gli effetti più intensi sono attesi per la giornata di sabato 11 maggio e potrebbero persistere per tutto il fine settimana. Le potenziali conseguenze sono ampie: da impatti sulla rete elettrica e sui sistemi di navigazione satellitare come il Gps, fino a problemi a satelliti e veicoli spaziali e la possibilità di vedere aurore boreali a basse latitudini.

Una tempesta solare è una violenta emissione di plasma, cioè particelle fortemente cariche dalla fotosfera del Sole in una direzione, che viaggiano alla velocità della luce. Entrando a contatto con il campo magnetico della Terra, le particelle espulse dal Sole caricano di energia gli strati alti dell’atmosfera. Di conseguenza le onde radio che viaggiano in queste zone perdono energia a causa di collisioni più frequenti con gli elettroni, e ciò ne causa il degrado o anche il completo assorbimento.

La tempesta solare, classificata come “estremamente potente”, o di livello G4 su una scala di 5 dal Noaa, l’agenzia meteo e spaziale statunitense, è stata espulsa da un gruppo di macchie solari il cui diametro complessivo è di 17 volte quello della Terra terrestre, ed è frutto di un ciclo di iperattività solare di 11 anni che ha raggiunto il suo picco. Il plasma espulso dal Sole ha percorso circa 150 milioni di chilometri a una velocità molto inferiore a quella della luce (osservata dal normale irradiamento solare), pari a circa 800 chilometri al secondo, raggiungendo gli strati alti della nostra atmosfera intorno alle 18 italiane di venerdì.

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