Nemo è il primo artista non binario a vincere l’Eurovision Song Contest 2024 e ha affermato di sentirsi orgoglioso non solo di se stesso, ma della comunità di persone non binarie o fluide: “Spero che con questa vittoria ci sia più più empatia e comprensione reciproca. Dobbiamo parlare l’uno con l’altro e spero che stasera possa essere un modo per ricordarcelo. Sono semplicemente grato per questa esperienza e per tutti gli amici che ho conosciuto lungo questo percorso. Questa è stata una delle rappresentazioni più queer che abbiamo visto all’Eurovision ed è stato fantastico”.
Non la pensa esattamente così Roberto Vannacci, il generale sospeso dall’Esercito e candidato con la Lega alle Europee, che sui social commenta a muso duro la notizia della vittoria: “Il mondo al contrario, è sempre più nauseante“. Non proprio un messaggio inclusivo e accogliente, quanto piuttosto intriso di omofobia. Eurovision Song Contest è una manifestazione storicamente a favore dell’accoglienza e del rispetto delle identità di genere. Massima espressione della libertà di espressione artistica e umana. Ma forse il generale non ne era a conoscenza, mostrando così ancora una volta il suo proverbiale pregiudizio con una velata intolleranza.