Ambra Angiolini si è raccontata a 360 gradi nell’intervista rilasciata durante il Riviera International Film Festival. L’attrice ha parlato di tutto in modo sincero e trasparente, come fa da oltre trent’anni, senza fare sconti a nessuno, nemmeno a sé stessa. Riguardo alla fama ottenuta ha detto: “A me è capitato di essere solo famosa all’inizio della mia carriera, senza averne preso le misure, ed è un qualcosa che può fare molta paura”.
Il percorso di crescita, gli studi e la gavetta sono arrivati dopo il “boom”: “Avere una carriera che possa durare in quest’ambiente è la cosa più difficile”, ha raccontato l’attrice. Poi: “Oggi per me la soddisfazione più grande è fare uno spettacolo teatrale ed essere riconosciuta per questo”. Angiolini è reduce del suo ultimo grande successo in cui racconta la storia di Franca Viola, la ragazza siciliana che, negli anni 60′, è stata la prima donna a rifiutare il matrimonio dopo aver subito una violenza. “Franca Viola si è ribellata a una condizione che in quegli anni purtroppo era molto comune per le donne – ha spiegato Ambra – ed è un esempio per noi ancora oggi. Una donna quando è necessario deve far sentire la propria voce e ribellarsi. Prima di Franca era normale diventare le mogli dei propri stupratori. Lei ha combattuto e l’ha fatto per noi”.
Successivamente, collegandosi alla sua festa di compleanno organizzata dalla figlia Jolanda e l’ex marito Francesco Renga, l’attrice ha raccontato del bene che resta, anche quando ci si lascia: “Siamo abituati alla guerra in tutte le questioni del mondo e quindi vedere due persone che si sono separate ma che si amano lo stesso provoca dubbi, incertezze. Noi non l’abbiamo fatto solo per i nostri figli… Lo dobbiamo fare anche per noi stessi, cioè per diventare persone migliori”. Ambra ha concluso questo discorso con una frase molto forte: “Può succedere che due persone separate si dicano ancora ti amo, ed è chiaro che ha un valore legato a qualcosa di grande del passato che noi condividiamo felicemente (…). Se non ci sono stati precedenti di violenza, psicologica o fisica, quello è un altro discorso ma non riguardava me, se non c’è un motivo reale per arrivare a non doversi più frequentare perché è sano così, io superata la delusione e la rabbia, lui uguale, ci siamo ritrovati per lo stesso motivo per cui ci eravamo scelti, cioè un amore folle (…). Non credo di aver provato mai più un amore così grande, altrimenti non sarebbero nati Jolanda e Leonardo”.
Infine, l’augurio di Ambra per tutte le persone in sala: “Io all’inizio ho avuto una botta di c**o, a voi invece voglio augurare di riuscire a farvi strada come ho fatto io con il teatro, ossia credendo in me stessa. Anche quando tutto il mondo ti dice che non vai bene, che non sei adatta, che sei l’ultima delle ultime. Dovete continuare a crederci, continuate a fare ciò che amate, sempre”.
