A margine di una polemica sollevata da un gruppo di psicologhe presenti in sala, che chiedevano risposte da parte del presidente dell’Ordine degli psicologi, David Lazzari, a proposito dei diversi approcci adottati per trattare il conflitto in Ucraina e quello a Gaza, Fedez ha colto l’occasione per dire che “parlare di genocidio a Gaza per me non è un’affermazione ideologica ma un dato oggettivo”.
Viste le recenti cronache di una rissa che l’avrebbe coinvolto, rivolto ai giornalisti presenti in sala ha aggiunto: “Le proteste di questi giorni, all’università come al Salone, mostrano chiaramente come ai giovani interesserebbe eccome parlare e attivarsi. I giovani hanno delle priorità diverse da quelle dei media che si occupano di cose inutili come le ‘cazzate’ che fa di notte Fedez, senza capire che a loro – ha aggiunto tra gli applausi del pubblico in sala – non gliene frega un ca**o”.
Ai giovani quindi interessa parlare e attivarsi per cause serie come i crimini di guerra che avvengono a Gaza, la tesi del cantante e i giornali dovrebbero occuparsi solo di quello “senza cercare di fare gli influencer”.