Televisione

Roberto Saviano torna in Rai: “Costretti a mandare in onda Insider dalla pressione dei familiari delle vittime di mafia”

"È tutto merito dell'Associazione Familiari delle Vittime di Mafia, di Articolo 21 e di WikiMafia perché dal primo minuto non hanno mai smesso di martellare per ottenere una risposta: perché avete bloccato Insider?", il commento di Roberto Saviano all'agenzia Ansa

“Al direttore Stefano Coletta (responsabile dei palinsesti, ndr) ho chiesto di inserire la trasmissione ‘Insider – Faccia a Faccia con il Crimine‘ nei prossimi palinsesti estivi o invernali”, ha dichiarato nei giorni scorsi l’Amministratore Delegato Roberto Sergio nel corso del suo intervento in Commissione di Vigilanza. Il programma, destinato alla prima serata di Rai3 lo scorso novembre, era stato cancellato “per una scelta aziendale, non politica”, spiegò in un’intervista il numero uno di Viale Mazzini. Quattro puntate già pronte e registrate, mai trasmesse. Lo scrittore parlò apertamente di una “decisione politica che si inserisce nella strategia più ampia di usare le azioni giudiziarie come grimaldello per impedirti di lavorare”.

“È tutto merito dell’Associazione Familiari delle Vittime di Mafia, di Articolo 21 e di WikiMafia perché dal primo minuto non hanno mai smesso di martellare per ottenere una risposta: perché avete bloccato Insider?“, il commento di Roberto Saviano all’agenzia Ansa, alla vigilia della chiusura del Salone del Libro di Torino 2024.

Nessuna risposta da parte del servizio pubblico per un anno: “La violazione del codice etico non c’è stata. Vincenzo Agostino – che ha avuto suo figlio Nino ammazzato da Cosa nostra insieme alla moglie che aspettava un bambino e ha sempre chiesto giustizia senza mai ottenerla – una settimana fa, poco prima di morire, ha fatto una lettera con l’Associazione in cui chiedeva di Insider“, racconta Saviano.

La trasmissione tornerà in onda a settembre sulla terza rete: “È una vittoria. La Rai non l’avrebbe mai concesso, ma l’abbiamo costretta con questa pressione costante e ciò dimostra che da soli non si va da nessuna parte. I progetti devono essere difesi da una comunità, protetti. La libertà di espressione non è garantita, è conquistata. Hanno fermato Insider un anno senza motivo. Era montato, registrato e già presentato a luglio scorso ai palinsesti”, ha concluso lo scrittore. Ora il caso è finalmente risolto.