Si chiamava Tom Arent Van de Plassche lo scialpinista di 26 anni morto nella giornata del 12 maggio sull’Ortles in Alto Adige. Il ragazzo è caduto, precipitando poi per circa 500 metri, durante un’escursione in compagnia di un’altra persona. La tragedia è avvenuta a circa 3.700 metri di altezza, lungo il canalone noto come “Minnigerode” che scende dalla vetta posta a 3.905 metri.
Secondo le ricostruzioni dei soccorritori, Van de Plassche aveva raggiunto la vetta del monte intorno alle 9 di mattina e da lì aveva deciso di scendere lungo il versante sud con il compagno. All’improvviso il 26enne è finito a terra, precipitando per circa mezzo chilometro. L’ipotesi più accreditata al momento attribuisce le cause della caduta alla nebbia, che avrebbe ridotto la visibilità sul percorso. L’allarme è stato lanciato da un altro gruppo e sul posto sono accorsi i soccorritori di Solda insieme all’elisoccorso Pelikan 3, ma non c’è stato nulla da fare. Van de Plassche era nato in Olanda, ma viveva da tempo in Trentino dove lavorava per un’azienda di abbigliamento da montagna.