Un commando di uomini armati ha assaltato in Francia un veicolo della polizia penitenziaria che stava trasportando un detenuto da Rouen verso Évreux. Nell’assalto almeno due agenti della polizia penitenziaria sono stati uccisi e tre gravemente feriti. Il detenuto è in fuga insieme agli assalitori. In tutto è avvenuto intorno alle 11 in un casello autostradale a Eure, in Normandia. Il commando è arrivato a bordo di almeno due auto attaccando il veicolo della polizia penitenziaria.
Gli aggressori hanno sferrato l’assalto quando il furgone si è fermato al casello autostradale di Incarville. Un video ripreso da un bus mostra due uomini incappucciati con in mano armi automatiche. Si vede anche un’auto nera in fiamme davanti al furgone della penitenziaria, probabilmente utilizzata dagli assalitori per bloccare il veicolo. Secondo quanto riportano i giornali francesi uno di questi veicoli è stato ritrovato poco dopo l’incidente, “carbonizzato”. Il detenuto evaso è Mohamed Amra , soprannominato “La Mouche” (“la mosca”), originario del quartiere di La Sablière, a Rouen. Ha trent’anni ed è stato condannato martedì scorso a 18 mesi di carcere dal tribunale giudiziario di Evreux per furti aggravati, in supermercati e attività commerciali tra l’agosto e ottobre del 2019, spiega l’emittente Bfmtv. L’uomo non rientrerebbe nell’elenco dei detenuti radicalizzati ma è considerato “detenuto particolarmente noto” (DPS), denominazione con cui vengono classificati quei detenuti che appartengono alla criminalità organizzata nazionale o internazionale, o sono legati a movimenti terroristici, o quelli la cui evasione potrebbe avere un impatto significativo sull’ordine pubblico.
L’indagato era stato incriminato anche a Marsiglia per omicidio volontario commesso il 17 giugno 2022 ad Aubagne. La vittima era residente di Dreux e l’omicidio era legato al traffico di droga. Fonti ai media francesi lo descrivono però come il capo di una banda di narcotrafficanti. Prima di essere detenuto a Évreux, l’uomo era stato in carcere a Baumettes e a La Santé. Secondo Le Parisien, che cita una fonte del carcere in cui era detenuto, due giorni fa Mohamed Amra avrebbe tentato di segare le sbarre della sua cella ed era stato trasferito in una zona del carcere diversa per motivi disciplinari. Dopo quell’episodio, per lui era stato annunciato il livello di controllo “Scorta 3” che prevedeva per i suoi spostamenti la presenza di minimo 3 agenti penitenziari, di cui uno poteva svolgere il ruolo di autista, e di 2 agenti armati a rinforzo.
Il ministro della Giustizia francese Eric Dupond-Moretti si è recato all’unità di crisi al ministero: “Tutti i miei pensieri vanno alle vittime, alle loro famiglie e ai loro colleghi”, ha scritto su X. Intanto le forze dell’ordine sono impegnate in una complessa caccia all’uomo. Il ministro dell’Interno Gérald Darmanin ha scritto su X che è scattato il piano “Sparviero” e “tutti i mezzi sono utilizzati per trovare questi criminali. Su mio ordine sono state mobilitate diverse centinaia di agenti di polizia e gendarmi”, ha sottolineato.
L’attaque de ce matin, qui a coûté la vie à des agents de l’administration pénitentiaire, est un choc pour nous tous.
La Nation se tient aux côtés des familles, des blessés et de leurs collègues.
Tout est mis en œuvre pour retrouver les auteurs de ce crime…
— Emmanuel Macron (@EmmanuelMacron) May 14, 2024
“L’attacco di questa mattina, che ha causato la morte di alcuni agenti penitenziari, è uno shock per tutti noi“, ha commentato il presidente francese Emmanuel Macron: “La nazione – ha aggiunto – è al fianco delle famiglie, dei feriti e dei loro colleghi. Si sta facendo il possibile per trovare gli autori di questo crimine, affinché sia fatta giustizia in nome del popolo francese. Saremo intransigenti”, ha assicurato.