Liliana Segre, senatrice a vita, dall’emiciclo di Palazzo Madama ha fatto sentire tutta la sua contrarietà alla riforma Casellati che introdurrebbe il premierato. Nel discorso la senatrice a vita, sottolineando di non dubitare “delle buone intenzioni dell’amica Elisabetta Casellati“, ha detto di non poter e non voler tacere, perché il disegno di riforma costituzionale “presenta vari aspetti allarmanti”.

Secondo Segre “il motivo ispiratore di questa scelta avventurosa non è facilmente comprensibile, perché sia l’obiettivo di aumentare la stabilità dei governi sia quello di far eleggere direttamente l’esecutivo si potevano perseguire adottando strumenti e modelli ampiamente sperimentati nelle democrazie occidentali, che non ci esporrebbero a regressioni e squilibri paragonabili a quelli connessi al cosiddetto ‘premierato'”. “Non tutto può essere sacrificato in nome dello slogan ‘scegliete voi il capo del governo’ – ha specificato la senatrice – Anche le tribù della preistoria avevano un capo, ma solo le democrazie costituzionali hanno separazione dei poteri, controlli e bilanciamenti, cioè gli argini per evitare di ricadere in quelle autocrazie contro le quali tutte le Costituzioni sono nate”.

Ecco il discorso integrale.

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Liliana Segre contro il premierato: “Aspetti allarmanti, non posso tacere. Dominio assoluto del capo di governo” – Il suo discorso al Senato

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