E dunque la giunta provinciale trentina ha deciso: l’orsa JJ4 sarà trasferita in un parco zoo a pagamento. Lo ha annunciato l’assessore provinciale Failoni, che ha delega sulla gestione dei grandi carnivori in Trentino, lo stesso che ha proposto l’ormai tristemente nota “legge ammazza-orsi”, emanata nel gennaio scorso.
Vale la pena ricordare che l’orsa JJ4 è rinchiusa al Casteller e da tempo è sotto tiro da parte della politica di governo trentina, che l’avrebbe voluta abbattere, ma grazie ad una sentenza del Consiglio di Stato ciò non può essere realizzato, poiché sono venute meno le condizioni di “pericolosità” millantate dal presidente Maurizio Fugatti e assessori vari che lo attorniano. E vale anche la pena rammentare che alcune associazioni nazionali e internazionali hanno loro stesse proposto un trasferimento in un cosiddetto “rifugio”, altro modo di definire un parco–zoo come quello dove invece l’amministrazione provinciale trentina è intenzionata a trasferire l’orsa.
Non si capisce perché se a proporre un trasferimento in un parco zoo siano le grandi associazioni animaliste la cosa dovrebbe avere un senso, mentre se lo propone la provincia di Trento non dovrebbe andare bene.
Ricordo che l’orsa JJ4, accusata di aver causato la morte di un giovane, per alcuni veterinari forensi non sarebbe l’artefice del fatto, poiché tali illustri esperti affermano che la dentatura rilevata in autopsia sul giovane non potrebbe corrispondere a quella di una femmina, bensì sarebbe compatibile con quella di un orso maschio.
Ma tant’è, il capro espiatorio è lei e dato che non può essere abbattuta, Fugatti, Failoni, Zanotelli (presidente e assessori provinciali del Trentino) hanno trovato il modo di allontanarla dal Trentino e portarla nello stesso parco zoo dove si trova Jurka e DJ3, altre orse sottratte alla vita libera e naturale che sarebbe loro confacente. Insomma, pare che il trasferimento voluto e sostenuto da certe associazioni abbia trovato sponda, seppure in luogo diverso da quello indicato; allora, mi chiedo quali saranno ora le motivazioni che queste associazioni addurranno per evitare tale assurda soluzione?
Perché qui, in Trentino, altre associazioni avevano proposto altre soluzioni, da gestire sul territorio, senza delegare ad altri la gestione; ricordiamo ben quattro proposte di creazione di un areale per orsi problematici, avanzata per dare risposta sia alla necessità di sicurezza che il territorio richiede, sia per dare una vita più vicina possibile a quella naturale ai cosiddetti “orsi problematici” .
Dunque il Trentino, ancora una volta si dimostra implacabile e crudele nella mala gestione della convivenza con gli orsi, tanto addirittura da consentire assurde attività che ledono proprio le condizioni di vita di tutta la fauna selvatica, dalla Sky race sul Monte Peller alla X-Warrior, invadendo il territorio solo ed esclusivamente per interessi economici, senza rispetto. E l’orsa JJ4 verrà trasferita, anche grazie all’indiretto sostegno di talune associazioni che hanno fin dall’inizio proposto loro trasferimenti in strutture che poco o nulla hanno di differenza con quella espressa dalla giunta Fugatti.
Insomma, a perdere è ancora una volta il diritto al rispetto delle condizioni di vita naturali degli animali in Trentino. Ma questa volta con il placet di certe associazioni, che si sono, in pratica e nei fatti, allineate alla stessa linea definita dalla provincia di Trento. La gestione poteva e potrebbe essere fatta sul territorio, valorizzando aree che quasi sono già predisposte, abbinandole a percorsi di studio che avrebbero portato lustro al Trentino.
Ma purtroppo parliamo di progettazione oltre le attuali capacità gestionali di una giunta che preferisce abbattere o allontanare i problemi, anziché gestirli.