“È un giorno molto triste per il nostro Paese, per New York”. Donald Trump ha reagito la sua notoria “furia” alla testimonianza del suo ex avvocato Michael Cohen al processo sulle presunte irregolarità finanziarie commesse dal tycoon per comprare il silenzio dell’ex pornostar Stephanie Clifford, alias Stormy Daniels.
Cohen è il testimone chiave del processo aperto a New York, perché è stato lui a pagare i 130 mila dollari pattuiti alla donna per evitare che rivelasse pubblicamente di aver avuto un rapporto sessuale con Trump nel 2006. Circostanza che avrebbe minato la corsa elettorale del leader repubblicano nel 2016. Daniels ha già confermato i dettagli della relazione davanti ai giudici nei giorni scorsi. L’accusa contro l’ex presidente è di aver restituito a Cohen quel denaro in nero.
L’ex avvocato e faccendiere (“fixer” lo definiscono i media Usa) del tycoon ha raccontato alla giuria come, insieme all’ex responsabile finanziario della Trump Organization, Allen Weisselberg, e allo stesso Trump costruì il meccanismo per ottenere da Trump il rimborso dei 130mila dollari per comprare il silenzio di Daniels. Il meccanismo venne messo in piedi dopo la vittoria di Trump, nel gennaio 2017 quando, secondo il racconto di Cohen, Weisselberg suggerì che il rimborso figurasse come un compenso per prestazioni professionali, invece che una restituzione non tassabile. “Non ci pensai molto, volevo solo i miei soldi indietro”, ha raccontato Cohen. In aula, i procuratori hanno fatto sentire un audio, registrato da Cohen, in cui si sente Trump parlare della necessità di comprare anche la storia di McDougal.
Dopo la testimonianza di Cohen, durata diverse ore, Trump ha anche attaccato nuovamente il giudice Juan Merchan accusandolo di essere “un giudice corrotto, che è in conflitto di interessi e che mi sta impedendo di fare campagna elettorale”. Merchan ha imposto ha Trump un gag order, ossia un “ordine bavaglio” che gli impedisce di attaccare i testimoni del processo.
Durante il processo, in segno di solidarietà con l’ex presidente erano presenti diversi esponenti repubblicani, tra i quali i senatori JD Vance e Tommy Tuberville, oltre al procuratore generale dell’Iowa. “Pensano che sta succedendo una cosa terribile alla democrazia in questo Paese molti sono venuti, molti vogliono venire. Io dico loro, state dove state e passate leggi per evitare cose come queste”, ha dichiarato Trump.