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Testa di cane ritrovata sulla pista ciclabile di Benevento. La Lega Nazionale per la Difesa del Cane: “Hanno bruciato il resto del corpo”

L'associazione ha spiegato che il cane è stato decapitato e successivamente è stato dato fuoco al corpo

di F. Q.
Testa di cane ritrovata sulla pista ciclabile di Benevento. La Lega Nazionale per la Difesa del Cane: “Hanno bruciato il resto del corpo”

Dopo la strage di Sala Consilina, dove cinque cani sono stati uccisi con il veleno e a colpi di arma da fuoco, un altro macabro episodio con protagonista un cane, è avvenuto a Benevento. È stata infatti, ritrovata la testa di un setter, sulla pista ciclopedonale Benevento-Vitulano. LNDC Animal Protection, la quale ha anche ritrovato i resti di ossa appoggiate sopra ad un terreno bruciato. L’associazione ha sporto denuncia e si è attivata subito per cercare di chiarire la vicenda.

Alessandro Itro, un legale dell’associazione, ha affermato: “Il cane sembrerebbe di razza setter e dalle informazioni che abbiamo a oggi si potrebbe dedurre che qualcuno abbia tagliato la testa all’animale e abbia dato fuoco al corpo. Al fine di accertare la dinamica dell’accaduto abbiamo chiesto all’ASL veterinaria di prelevare i resti e di effettuare un esame necroscopico e istologico, ora siamo in attesa dei risultati delle analisi per verificare innanzitutto che testa e ossa appartengano allo stesso animale”.

L’associazione chiede anche aiuto ai cittadini per rivelare l’identità del cane e delle persone che l’hanno ucciso e apre il suo sportello legale per poter ricevere indizi utili alle indagini, anche in forma anonima. Piera Rosati, la presidente di LNDC Animal Protection, è intervenuta sulla questione: “Spesso i setter vengono abbandonati dai cacciatori se e quando non più utili, come ci conferma la nostra sezione di Benevento che ogni anno ne recupera dalle strade a decine. Purtroppo constatiamo ogni giorno la brutalità umana, come in questo caso, dove una o più persone hanno infierito decapitando questo povero animale senza colpa. Faremo tutto ciò che è nelle nostre possibilità perché le indagini procedano e si faccia chiarezza sulla vicenda per trovare i responsabili. Spero anche che qualcuno si faccia avanti per fornire nuovi elementi funzionali a dare un nome e un volto a chi ha commesso questa brutalità”.

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