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La Russia avanza, il capo dell’intelligence di Kiev: “Non abbiamo più uomini di riserva”. Blinken vola da Zelensky: “Sostegno duraturo”

Il New York Times raggiunge in videochiamata Kyrylo Budanov mentre è dentro un bunker a Kharkiv. Da giorni l’esercito russo bombarda senza sosta la città, già martoriata in due anni di conflitto, e avanza nella parte nord della regione. Il capo del servizio di intelligence militare ucraino sembra avere finito le speranze e anche gli uomini: “La situazione è sull’orlo del baratro. Tutte le nostre truppe sono qui o a Chasiv Yar. Ho usato tutto quello che abbiamo. Purtroppo non abbiamo più nessuno di riserva”.

Budanov ha detto al quotidiano statunitense che gli attacchi russi stanno mettendo a dura prova le già scarse riserve di soldati ucraini e li obbligano a distogliere le forze da altri fronti. L’esercito di Kiev sta cercando di ritirare le truppe da altre aree del fronte per rafforzare le difese nel nord-est, ma è difficile trovare unità. Un afflusso straordinario di riservisti ha consentito lunedì alle forze di difesa di Kiev di respingere 13 attacchi russi verso Kharkiv, mentre gli scontri con l’esercito russo su tutta la lunghezza del fronte di attrito sono stati 148.

Negli ultimi giorni le truppe di Mosca hanno messo a segno progressi tatticamente significativi nella regione dell’Ucraina orientale. Secondo gli analisti dell’Institute for the study of war il loro obiettivo per il momento è creare una “zona cuscinetto” lungo il confine, non penetrare in profondità. I video pubblicati lunedì mostrano che le forze russe sono avanzate a Hlyboke (a nord di Lyptsi) e hanno issato una bandiera al centro del villaggio. Martedì i russi hanno annunciato di aver preso il controllo delle aree occidentali e settentrionali di Vovchansk e del villaggio di Buhruvatka, che si trova circa 60 chilometri a nord-est di Kharkiv. Mosca ora controlla almeno nove insediamenti, per le forze di Kiev “la situazione è sotto controllo”. Lo stato maggiore ucraino ha ammesso tuttavia che unità sono state costrette a “riposizionarsi nell’area dell’insediamento di Lukyantsi” a causa di “intensi” attacchi. Il governatore della regione di Kharkiv ha parlato di circa 5700 persone evacuate.

Il capo di gabinetto di Zelensky Andry Yermak ha provato a frenare l’allarmismo: “Non c’è una massiccia evacuazione da Kharkiv, ma è vero che la situazione nella regione è difficile”. Yermak è intervenuto a un evento a Copenhagen: “Siamo capaci di fermare questa offensiva ma abbiamo bisogno di armi, munizioni, artiglieria, missili di lungo raggio, e di poterli usare”. Intanto, però, i russi hanno attaccato altri edifici residenziali nel centro della seconda città ucraina, come denunciano il capo dell’amministrazione statale regionale, Oleg Sinegubov, e il sindaco Igor Terekhov. “Il nemico ha lanciato diversi attacchi, anche contro edifici residenziali nella parte centrale di Kharkiv. È stato colpito un grattacielo nel centro della città”.

E mentre l’attenzione è concentrata sui progressi a Kharkiv, le forze russe continuano a sfruttare le debolezze dell’Ucraina altrove, in particolare lungo un tratto del fronte a ovest della città di Donetsk e anche nella regione di Zaporizhzhia.

Blinken: “Le armi stanno arrivando. Sostegno duraturo a Kiev” – Il segretario di Stato americano Antony Blinken è arrivato oggi a sorpresa a Kiev, dove incontrerà tra gli altri il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, nel pieno dell’offensiva che la Russia ha lanciato contro la regione di Kharkiv. Secondo quanto riferito dal portavoce del dipartimento di Stato, Matthew Miller, Blinken “sottolineerà il sostegno duraturo degli Stati Uniti all’Ucraina” e discuterà della situazione al fronte e dell’impatto del nuovo pacchetto di aiuti militari ed economici stanziati dagli Usa. Secondo Washington, le armi contenute nel pacchetto da 61 miliardi di dollari di aiuti militari Usa approvato tre settimane fa stanno arrivando al fronte in Ucraina. Lo ha detto anche Blinken prima di entrare a colloquio con il presidente ucraino: “È un momento difficile ma gli aiuti stanno arrivando e faranno la vera differenza sul campo di battaglia”. Blinken ha anche sottolineato il sostegno duraturo degli Stati Uniti all’Ucraina. La lista di invii include intercettori destinati alla difesa aerea, artiglieria e missili guidati di precisione a lungo raggio Atacms. “Abbiamo già iniziato a far arrivare artiglieria e Atacms e anche altre capacità di difesa aerea”, ha affermato il capo delle diplomazia di Wasghinton.

Zelensky chiede più Patriot. Scholz: “Sarà difficile” – Zelensky ha chiesto due sistemi Patriot per la regione di Kharkiv, sottolineando che “il più grande deficit” per gli ucraini sono le difese aeree. Il presidente ucraino ha annunciato che venerdì sarà a Madrid per siglare un patto per la sicurezza. Per gli alleati europei resta l’imperativo di trovare armi e risorse da fornire a Kiev. Ma non sembra così semplice. Il cancelliere tedesco Olaf Scholz si sta muovendo per cercare altri Patriot, ma ha chiarito che già la decisione presa settimane fa di inviarne un terzo è stata molto difficile per la Germania, “poiché il Paese non dispone di molti di questi sistemi”. Significativo il fatto che durante l’incontro di Stoccolma degli Stati nordici con la Germania non ha prodotto alcun annuncio di nuove forniture. La Svezia dispone di quattro sistemi Patriot, scrive l’agenzia Dsa.

Patrushev all’industria navale. Arrestato un dirigente del ministero della Difesa per tangenti – L’agenzia russa Tass ha riferito dell’arresto del tenente generale Yuri Kuznetsov, capo della Direzione principale del personale del Ministero della Difesa russo. È accusato di aver preso “tangenti su larga scala”, secondo diverse fonti di informazione russe. La polizia ha perquisito il suo ufficio e la sua residenza. Kuznetsov era stato nominato nel ruolo a maggio del 2023, fino a quel momento, dal 2010 era stato a capo dell’ottava direzione dello Stato Maggiore delle Forze Armate russe. Solo due giorni fa il presidente russo Vladimir Putin ha annunciato uno storico cambio al vertice del ministero della Difesa. Il generale Sergej Shoigu, per 12 alla guida del ministero, è stato sostituito dall’economista ex vicepremier Andrei Belousov, in un rimpasto che segna un cambio di strategia ma non è stato letto come una resa dei conti. Shoigu ha preso il posto di Nikolai Patrushev come segretario del Consiglio di sicurezza Nazionale (che il secondo ricopriva da 16 anni), mentre Patrushev è stato nominato oggi assistente del presidente Vladimir Putin. Patrushev, fa sapere il Cremlino, avrà tra i suoi incarichi quello di sorvegliare e coordinare l’industria navale. Il portavoce di Putin Dimitri Peskov, rispondendo ai media, ha anche precisato che Shoigu non è stato retrocesso, ma spostato ad altra carica prestigiosa e influente dal punto di vista operativo.

Treno merci deraglia in Russia: “Un drone” – Nella notte, nella regione di Volgograd, a circa 250 km dal confine con l’Ucraina, è deragliato un treno merci. L’agenzia di stampa russa Tass aveva parlato inizialmente di un incidente dovuto alla “presenza di personale non autorizzato sui binari”, ma secondo il canale Telegram Baza, con legami con i servizi di sicurezza russi, il treno sarebbe stato colpito da almeno un drone. L’incidente è avvenuto vicino alla stazione ferroviaria di Kotluban, non si hanno notizie di vittime. Secondo Baza, sono nove i vagoni deragliati e due vagoni con carburante hanno preso fuoco. L’incendio non è ancora stato del tutto spento.

Sempre nella notte, Mosca ha dichiarato di aver abbattuto 25 razzi Vampire lanciati dalle forze ucraine sulla regione russa di Belgorod. I media ucraini citano invece il governatore della regione Vyacheslav Gladkov, secondo il quale ci sarebbero diversi danni e un ferito a seguito dell’attacco ucraino.