Chi sono i leader politici che stanno spendendo di più in annunci pubblicitari su Facebook e Instagram? Quali forze politiche stanno investendo di più in campagne di marketing on line? Ecco cosa ci dicono i dati resi pubblici da Meta. A inizio aprile avevamo visto come Matteo Renzi (leader di Italia Viva) fosse il primo e il più attivo su Facebook e Instagram con una massiccia campagna pubblicitaria sia online sia di affissioni in tutta Italia (qui ne parla Wanda Marra sul Fatto Quotidiano).

Gli annunci sponsorizzati su Facebook e Instagram sono messaggi pubblicitari pagati da aziende, organizzazioni o individui che vengono mostrati agli utenti all’interno delle loro pagine, del feed, del marketplace, ma anche in abbinamento o all’interno dei video. Questi annunci sono mirati in base a dati demografici, interessi e comportamenti degli utenti, consentendo agli inserzionisti di raggiungere specifici pubblici di destinazione. Gli spazi per gli annunci di natura politico-sociale sono limitati ma comunque numerosi per raggiungere un più alto numero di utenti in pochi giorni su tutto il territorio nazionale o in particolari zone di interesse.

Piattaforme come Meta (ex Facebook) e X (ex Twitter) rendono pubblici i dati politici per promuovere la trasparenza e l’accountability nel processo politico. Questo include informazioni sugli annunci politici, come chi li ha pagati, quanto è stato speso e chi è stato il target demografico. Questi dati sono resi pubblici in apposite sezioni delle piattaforme per consentire ai cittadini di avere accesso a informazioni importanti riguardanti le campagne politiche e per favorire una maggiore consapevolezza riguardo a chi finanzia determinate iniziative politiche. Le piattaforme hanno iniziato a rendere pubblici questi dati soprattutto a partire dal periodo post-elezioni americane del 2016, in risposta alle crescenti preoccupazioni riguardo alla manipolazione politica e alla diffusione di disinformazione online.

I dati che seguono potrebbero differire dalle cifre realmente investite delle varie forze politiche sia perché c’è un normale ritardo nella lettura sia perché le campagne sono ancora in svolgimento e potrebbero essere state allocate delle risorse aggiuntive nel momento in cui scriviamo.

A distanza di oltre 30 giorni è ancora il senatore Matteo Renzi in testa alla classifica dei leader politici che stanno spendendo di più in annunci pubblicitari (17mila euro circa negli ultimi 30 giorni) su Meta in vista del voto europeo dell’8 e 9 giugno 2024. Al secondo posto, con meno di 7mila euro di spesa, c’è un altro leader di “centro”, Carlo Calenda, che con il suo partito Azione rischia di non eleggere nessun candidato se resterà sotto il 4% (la soglia di sbarramento per le elezioni europee). Al terzo posto in termini di spesa (con più di 3mila euro spesi nell’ultima settimana) c’è Giuseppe Conte, anche se non è candidato direttamente alle elezioni europee al contrario di Renzi e Calenda.

Chi tra i partiti sta davvero investendo molto in annunci pubblicitari è Forza Italia: al quartier generale del partito fondato da Berlusconi evindentemente c’èodore di exploit e sono arrivati a spendere solo negli ultimi 30 giorni 45mila euro. In classifica (al secondo posto) c’è anche un’iniziativa che si dice “apartitica” che si chiama fermiamolicolvoto.it promossa da Futurevox s.r.l. di Genova, un’agenzia digitale fondata da Pietro Mensi, che su Linkedin si presenta così: “Da 12 anni aiuto NGO, Movimenti politici e Brand sostenibili ad aumentare il numero di sostenitori, attivisti, donatori”. Tra i suoi clienti c’è anche Elly Schlein. Il Partito democratico è solo terzo con quasi 10mila euro investiti nell’ultimo periodo. Seguono Azione di Carlo Calenda e Più Europa. Gli altri partiti investono cifre minime, almeno per ora.

Partiti politici e liste elezioni

Anche i candidati in lista alle elezioni europee hanno il loro ruolo come “top spender” sulla piattaforma social Meta. Stefano Bonaccini (Pd, Presidente della Regione Emilia Romagna) nell’ultima settimana è arrivato a spendere più di tutti con quasi 8mila euro di annunci sponsorizzati, nell’ultima settimana ha speso più del suo stesso partito e più di Matteo Renzi, che nell’arco dei 30 giorni è ancora primo. Spendono di più dei propri leader anche Gustavo Gil (Forza Italia), oltre 20mila euro spesi negli ultimi 30 giorni, Angelo Ciocca (Lega), e Marco Reguzzoni (Forza Italia) con una spesa che supera i 7mila euro a meno di un mese dal voto.

E su Google? Anche la piattaforma di Menlo Park offre strumenti di targeting precisi attraverso Google Ads, consentendo ai partiti di raggiungere specifici segmenti di elettori in base a criteri demografici, geografici e comportamentali. Inoltre, quando parliamo di Google, non parliamo solo del motore di ricerca ma anche della piattaforma video Youtube. Qui per ora si spende davvero poco: il partito di Giorgia Meloni, Fratelli d’Italia, nell’ultimo mese è arrivato a spendere oltre 13.000 euro, segue Italia Viva che ha speso circa 7.000 euro, prevalentemente in annunci video di Matteo Renzi. A capeggiare questa classifica sono le formazioni e i gruppi al Parlamento europeo di Renew Europe, il gruppo politico dei liberali formatosi dopo le elezioni europee del 2019 e il gruppo del Partito Popolare Europeo (dove aderiranno Forza Italia e moderati).

Spesa Partiti Google

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