“È stato accolto dal tribunale di seconda istanza ungherese il ricorso presentato dai legali di Ilaria Salis che può quindi uscire dal carcere e andare ai domiciliari a Budapest. Abbiamo candidato Ilaria per riportarla a casa, perché ha diritto a un giusto processo e a un trattamento dignitoso, che l’Ungheria fin qui le ha negato. Ci chiedevano silenzio. Abbiamo risposto con più rumore. Oggi abbiamo visto che non serve stare zitti e buoni. Non ci fermiamo. Ne faremo ancora e sarà sempre più forte”. Lo ha detto intervenendo alla Camera il vicecapogruppo di Alleanza Verdi e Sinistra Marco Grimaldi. “Vogliamo libera Ilaria e libera l’Europa. Libera dagli interessi e dalle nostalgie identitarie che non ne consentono l’evoluzione verso una comunità politica basata regole comuni ma soprattutto sui diritti di ogni persona”.

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