Nel 2020 il premio non fu assegnato per via della pandemia da Covid
“Abbiamo vinto tutto quello che si poteva, sono stato quello che ha segnato di più in tutte le competizioni. Penso che se un giocatore riesce a ottenere così tanto, si meriti questo premio”. Mai come oggi parole che risuonano attuali. Parlava così Robert Lewandowski nel 2020, l’anno in cui avrebbe dovuto vincere il Pallone d’Oro, coronamento di una stagione perfetta. A causa della pandemia da Covid-19, però, France Football decise di non assegnare il premio annullando l’evento. A distanza di quattro anni, lo stesso periodico francese potrebbe prendere una decisione storica: consegnare all’attaccante polacco il riconoscimento che gli spetta. Un ripensamento, dunque.
Un risarcimento storico
“È un anno così strano che non possiamo considerarlo normale. Circostanze eccezionali, decisione eccezionali. Non ci sono le sufficienti condizioni di equità. Abbiamo iniziato a parlare di questa ipotesi almeno due mesi fa. Non è una decisione che abbiamo preso alla leggera”. Così, si era espresso il caporedattore Pascal Ferré il 20 luglio 2020. Oggi, secondo il quotidiano Sport, il possibile dietro front.
In quella stagione Lewandowski – con la maglia del Bayern Monaco – aveva vinto il Triplete: campionato, Coppa di Germania e Champions League. Per l’attaccante polacco furono 55 le reti segnate in 47 partite giocate. Solo una pandemia globale – ovviamente impronosticabile – aveva allontanato Lewandowski dall’ambito premio: mai come ora, però, il Pallone d’Oro è stato così vicino.