“Toti? Non so se la Meloni lo stia scaricando o no, io so solo che il precedente che si creerebbe è un precedente grave perché c’è un’inchiesta e fino al terzo grado di giudizio ogni imputato dovrebbe essere innocente fino a prova contraria”. Così Andrea Crippa, vicesegretario della Lega, fuori da Montecitorio. “Dimissioni? Per noi finché non c’è una condanna non dovrebbe dimettersi – ha proseguito – Io ho sentito da tutte le forze politiche di centrodestra un principio garantista, poi se la magistratura lo dichiarerà colpevole prenderemo in considerazione il da farsi. Dopodiché se diventa corruzione dei finanziamenti regolari da parte degli imprenditori ai partiti, qui bisogna fare un ragionamento su come si possano sostenere i partiti perché le campagne elettorali costano e se non c’è il finanziamento pubblico è chiaro che da qualche parte i soldi si devono andare a prendere”. Crippa ha anche ribadito il refrain della “giustizia a orologeria”: “Poi che queste inchieste arrivino sempre a un mese o due dalle elezioni europee fa pensare e sono strane coincidenze. E dato che si parla di riforma della Giustizia la responsabilità civile dei giudici e dei magistrati deve essere al centro della riforma. Quando un giornalista sbaglia paga, quando un politico sbaglia paga, quando un magistrato sbaglia in Italia non paga perché in Italia c’è una casta”.

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