Botta e risposta in Aula tra il Movimento 5 stelle e Antonio Tajani durante il question time. “Dal 7 ottobre a oggi sono morti sotto i bombardamenti israeliani oltre 35mila palestinesi, 15mila sono bambini inermi. Nonostante questo il governo italiano si è astenuto per ben due volte dal firmare e sostenere la risoluzione Onu che prevedeva il cessare il fuoco e il riconoscimento della Palestina come membro effettivo Onu”, ha attaccato la deputata pentastellata Stefania Ascari. Dato che Tajani “parla di due popoli e due stati” chiediamo “cosa pensa di fare per raggiungere quest’obiettivo” e soprattutto “cosa pensa di fare il governo italiano per fermare questo massacro”, ha aggiunto.
Immediata la replica del ministro degli Esteri che ha parlato della posizione dell’Italia come di una posizione “di grande equilibrio“, sottolineando che all’interno del gruppo del G7 “la maggioranza ha optato per un voto di astensione, nella consapevolezza che la risoluzione sarebbe stata approvata con ampio margine”. “L’Italia ha a cuore il destino del popolo palestinese. Ora la priorità è evitare una catastrofe umanitaria”, ha aggiunto quindi Tajani, ricordando l’iniziativa “Food for Gaza” con cui “stiamo inviando cibo, medicine e materiali sanitari, foraggio per gli animali, camion per la distribuzione degli aiuti”. “Ne riparlerò oggi di nuovo al telefono con il ministro degli Esteri israeliano Katz, che ha anche partecipato a una riunione del tavolo e al quale rinnoverò la richiesta di massima assistenza per la consegna degli aiuti”, ha proseguito, sottolineando che ribadirà anche “la nostra ferma opposizione ad un’operazione militare a Rafah”. “Occuparsi dell’emergenza non significa dimenticare la prospettiva più a lungo termine – ha aggiunto ancora – L’intervento umanitario e il raggiungimento di un cessate il fuoco sono la precondizione per la ripresa di un dialogo politico. Il governo sostiene il principio due popoli due stati. La nostra astensione – ha proseguito – non contraddice questo obiettivo politico che rimane per noi l’unica soluzione possibile per la questione palestinese”. Secondo Tajani “l’astensione dell’Italia non è una presa di distanza dalla necessità di creare uno stato palestinese – ha aggiunto – piuttosto un segnale dell’urgente necessità di un reale e credibile orizzonte politico negoziale”.
Dura la replica di Riccardo Ricciardi, vicepresidente del Movimento 5 Stelle e capogruppo in Commissione Esteri: “Immaginate 80 bambini che occupano due spicchi di quest’aula che si guardano intorno, meravigliati dalla bellezza di questo palazzo e alla fine della giornata sterminateli. Domani richiamatene altri ottanta e la sera sterminate anche loro. Questo accade dal 7 ottobre. Ottanta bambini al giorno. Guardateli e ditemi se non vi vergognate come governo a dire ‘sapevamo che avrebbero votato a favore all’Onu e noi abbiamo deciso di fare una cosa’, i vigliacchi, gli ignavi di fronte a un crimine terrificante che avviene tuti i giorni”. “Sono orgoglioso di quella parte di Occidente che protesa ogni giorno, che riabilita la mia, la nostra parte di mondo agli occhi della storia, che ha il coraggio di prendere una posizione – ha aggiunto Ricciardi – Invece i governi occidentali sanno solo rendere grazie e seguire quello che sta facendo Netanyahu con l’avallo degli Stati Uniti. L’Occidente non è questo: è quello delle manifestazioni delle università americane e italiane che protestano per quegli ottanta bambini che oggi muoiono e che domani moriranno ancora”.