Fase delicatissima per l’operazione Lufthansa-Ita Airways, ancora in attesa del via libera di Bruxelles. Il rischio che vada tutto a monte ora è concreto. “Boicottare l’unione tra Ita e Lufthansa sarebbe un danno enorme” in primis “per i lavoratori”, per questo “se la Commissione europea facesse perdere tempo sarebbe gravissimo. Se qualcuno in queste ore sta lavorando per far saltare l’operazione è un atto ostile verso Italia e italiani. Sarebbe l’ennesima dimostrazione che a Bruxelles ci sono cittadini di serie A e serie B”, dice questa mattina il vicepremier leghista con delega ai trasporti Matteo Salvini.

Martedì è emerso che la Commissione non ritiene ancora sufficienti gli impegni presentati dalle due compagnie per ottenere il via libera. C’è tempo fino al 4 luglio per ulteriori modifiche (a quella data ci sarà anche una Commissione ormai in uscita dopo le elezioni, ndr). Il caso viene definito “complesso” ma, spiegano fonti di Bruxelles, è ancora possibile fare passi avanti sulla base della volontà delle parti. Ita Airways e Lufthansa si sono già impegnate a ridurre slot (diritti di decollo e atterraggio) su Milano Linate oltre a tratte verso il Nord Europa e intercontinentali ma la commissaria Ue Margarethe Vestager chiede di più. “Hanno dubbi su diversi aspetti, stanno valutando attentamente e vogliono capire meglio alcune cose, ma noi siamo disponibili a ogni chiarimento“, ha detto il presidente di Ita Airways, Antonino Turicchi. “Questa è una operazione a favore del mercato, non compromette la concorrenza”, ha sottolineato il presidente di Ita, ribadendo di essere “fiducioso”.

Tanti i sospetti che dietro l’insolita puntigliosità e lentezza con cui è seguito il dossier ci siano pressioni francesi con Air France che rema contro l’operazione o cerca di ottenere i maggiori vantaggi possibili dalle condizioni poste alle due compagnie. Il problema è che ora Lufthansa non sembra più disposta a cedere altro. Attualmente Ita Airways è controllata al 100% dal ministero dell’Economia che dovrebbe però cedere il 41% a Lufthansa in cambio di 325 milioni, delegando alla compagnia tedesca il controllo operativo. I tedeschi avrebbero inoltre la possibilità di salire fino al 100% entro il 2026.

“L’approssimazione e la leggerezza con cui il governo gestisce dossier rilevantissimi per il futuro del paese e dei lavoratori è allarmante. Sul caso Ita-Lufthansa abbiamo più volte evidenziato la carenza della proposta soprattutto con riferimento alle tutele occupazionali e alla strategia complessiva per la tutela dell’azienda. E’ incomprensibile, poi, come di fronte alle criticità evidenziate dalla commissione UE il governo non riesca a risolvere le questioni relative a slot, rotte e allo scalo di Linate che saranno determinanti per la decisione”, dichiara Anthony Barbagallo capogruppo PD in commissione Trasporti di Montecitorio.

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