Sono ore roventi in casa della Juventus. Nonostante la vittoria della Coppa Italia, durante tutto l’arco della giornata si sono diffuse voci relative a un possibile esonero immediato di Massimiliano Allegri. In casa bianconera, infatti, non è per nulla piaciuto il comportamento dell’allenatore, sia durante la partita che dopo la finale vinta contro l’Atalanta. I rumors parlano addirittura di un licenziamento per giusta causa, anche se le ultime indiscrizioni suggeriscono come l’addio possa essere posticipato a fine stagione, dunque tra circa dieci giorni. Allegri, in ogni caso, non siederà in panchina durante le ultime due giornale di campionato: le gesta del mister livornese, infatti, sono state sanzionate con due giornate di squalifica (e cinquemila euro di multa) dal Giudice sportivo. Ma andiamo con ordine.

Lo scatto d’ira – Da tempo gli insider del mercato parlano dell’addio anticipato di Allegri alla Juventus, un anno prima della fine del suo contratto. Per sostituirlo Cristiano Giuntoli avrebbe già bloccato Thiago Motta del Bologna. Sarà forse la pressione per questo esonero annunciato, fatto sta che nei minuti finali della partita con l’Atalanta l’allenatore ha completamente perso le staffe: dopo un fallo non fischiato in area di rigore ha affrontato faccia a faccia il quarto uomo, inveendo poi anche contro il designatore arbitrale, dopo aver lanciato in aria per l’ennesima volta in stagione la giacca e la cravatta. Immediata l’espulsione del direttore di gara Maresca. Le polemiche sono continuate durante i festeggiamenti, con il gesto mimato del “vai via” probabilmente indirizzato allo stesso Giuntoli. E poi, a telecamere spente, con l’assalto al direttore della testata Tuttosport Guido Vaciago. Lo scontro col giornalista, però, viene negato “integralmente” dall’avvocato di Allegri, Paolo Rodella, che lo definisce come “un acceso alterco verbale dovuto alla concitazione del momento, nel corso del quale entrambi loro si sono vicendevolmente insultati ad alta voce”.

Esonero rinviato – In ogni caso, l’insieme di questi comportamenti ha portato la Juventus a valutare una separazione immediata dal tecnico: alcuni retroscena, tra l’altro, non parlano di esonero ma di un licenziamento per giusta causa. Ricostruzione smentita da altre fonti vicine alla dirigenza bianconera: Allegri dovrebbe rimanere in sella almeno fino a fine campionato, poi si vedrà. La rottura è comunque inevitabile ed è probabile che l’incontro tra il tecnico e i vertici societari per discutere del futuro, programmato alla fine della stagione, avvenga molto prima.

La squalifica – La reazione avuta nel finale è costata cara ad Allegri, che è stato fermato per due turni e sanzionato con un’ammenda di 5mila euro dal Giudice sportivo. Come scritto in un comunicato, l’autorità lo ha squalificato perché “al 50° del secondo tempo, si avvicinava al Quarto Ufficiale con atteggiamento aggressivo e di plateale e polemico dissenso per contestare una decisione arbitrale. Alla notifica del provvedimento di espulsione reiterava tale atteggiamento rivolgendo anche espressioni irriguardose sull’operato degli Ufficiali di gara, infrazione rilevata dal Quarto Ufficiale. Dopo la notifica del provvedimento di espulsione e prima di abbandonare il recinto di gioco, rivolgeva inoltre gesti irridenti nei confronti del Direttore di gara“.

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