Una maxi frode fiscale da oltre 20 milioni di euro con 6 milioni di imposte evase in due anni grazie all’utilizzo di false fatture. È quanto scoperto dalla Guardia di Finanza di Monza che ha arrestato, su ordinanza di custodia cautelare del giudice per le indagini preliminari, il titolare di una serie di punti vendita Aumai, una nota catena di supermercati cinesi sparsi su tutto il territorio nazionale. L’indagine ha coinvolto cinque persone con altri quattro soggetti raggiunti da un provvedimento cautelare.
Il provvedimento cautelare ha coinvolto, insieme al titolare della catena Aumai Chen Wen Xu – più noto a Brescia come Sandro Che -, anche una manager della società. Mentre per due collaboratori è stata disposta l’interdizione dalle attività imprenditoriali. Un terzo collaboratore è stato sottoposto al divieto di espatrio.
Secondo l’indagine delle Fiamme gialle, il gruppo, utilizzando venti società cartiere, avrebbe organizzato un sistema “multi-layered” di frode nel settore del commercio dell’abbigliamento, strutturato in una rete di società (emittenti, filtro e beneficiarie), distribuite su tutto il territorio nazionale e gestite da cittadini cinesi incensurati. Lo scopo era consentire alle società titolari dei supermercati, 14 imprese, di utilizzare false fatture per oltre 20 milioni di euro e di evadere, tra il 2019 ed il 2020, imposte per oltre 6 milioni. Al momento, tra le province di Monza e della Brianza e di Brescia sono in corso alcune perquisizioni e sequestri, anche con l’ausilio di unità cinofile.