Un libro per spiegare ai suoi figli, ma anche a tutti i bimbi e le bimbe del mondo, cosa sia il ciclo mestruale. È quanto ha fatto Jessica Biel, l’attrice e produttrice, nota per il suo ruolo in “Settimo Cielo”, ha scelto di affrontare un argomento spesso considerato tabù, le mestruazioni, con il suo nuovo libro “A Kids Book About Periods”.
In un’intervista esclusiva con Glamour, Biel ha raccontato come l’idea del libro sia nata quasi per caso, durante un incontro con la fondatrice di A Kids Co., un’azienda specializzata in libri per l’infanzia: “Sono sempre stata interessata alla salute riproduttiva femminile”, ha confessato Biel, “ma anche io, a 40 anni, ho ancora molte domande sul mio ciclo. È assurdo che mi senta così alla mia età”. Questa consapevolezza l’ha spinta a voler colmare una lacuna nella sua conoscenza e in quella di molte altre donne, creando un libro che potesse spiegare in modo semplice e diretto cosa sono le mestruazioni e come funzionano.
“A Kids Book About Periods”, scritto in collaborazione con Period.org, un’organizzazione no-profit che si batte contro la period poverty e lo stigma mestruale, si rivolge a bambini e ragazzi di tutte le età e generi. L’obiettivo è normalizzare il linguaggio e fornire informazioni chiare e accurate su un’esperienza che riguarda metà della popolazione mondiale. Biel e il team di period.org hanno scelto di evitare eufemismi e giri di parole, preferendo un linguaggio diretto e onesto. “I bambini sono in grado di gestire il linguaggio”, spiega Biel. “Vogliono sapere la verità. E se si normalizza il linguaggio fin dall’inizio, allora non suona strano”.
L’approccio di Biel all’educazione sessuale è aperto e trasparente anche in famiglia. L’attrice, madre di due figli maschi, non nasconde gli assorbenti in casa e risponde alle domande dei figli con onestà, spiegando loro cosa sono le mestruazioni e come funzionano. “Mio figlio di 3 anni ha già chiesto: ‘Cos’è questo?’, vedendo i miei assorbenti in giro. Non li nascondo in casa, così ha iniziato a giocarci, fingendo fossero piccole pistole. Sono curiosi perché è difficile avere un momento di privacy in bagno con due bambini in casa”, racconta Biel. “Vogliono sapere cosa mi succede, così l’altro giorno ho detto a mio figlio: ‘Sai cosa? Ho il ciclo. Oggi sono abbastanza frustrata e mi sento un po’ emotiva’. E lui ha detto: ‘Ok, grazie, mamma’”.
Attraverso il suo libro e le sue azioni, Biel vuole cambiare il modo in cui parliamo di mestruazioni, abbattendo il tabù: “È tutto circondato dalla vergogna“, afferma Biel. “Dobbiamo davvero cambiare il linguaggio su questo tema, perché le nostre ragazze, che stanno iniziando il loro cammino verso la femminilità, si sentono rivolgere ancora gli strascichi di quello che si diceva quando se ne parlava in modo negativo e offensivo“. Quindi Biel descrive le mestruazioni come “fantastiche” e “potenti”, sottolineando la loro connessione con la fertilità e la capacità del corpo femminile di creare la vita: “La capacità del tuo corpo di avere le mestruazioni significa che il tuo corpo è in grado di portare la vita in questo mondo. È una cosa straordinaria”, afferma ancora l’attrice.
“A Kids Book About Periods” non si rivolge solo alle ragazze, ma anche ai ragazzi e agli uomini, come mariti, padri e fratelli, che spesso non comprendono appieno l’esperienza femminile. “In un certo senso, il libro è più importante per le persone che non hanno le mestruazioni“, spiega Biel. “Credo che separare i ragazzi dalle ragazze e non essere trasparenti abbia contribuito a creare un senso di segretezza intorno a questi argomenti, il che è assurdo. Se le persone non comprendono cosa succede durante il ciclo, come possono essere empatiche?”
Quando ha informato suo marito Justin Timberlake del progetto, ha subito incassato il suo appoggio: “Justin mi supporta in tutto. Parliamo apertamente delle mestruazioni a casa, quindi non è stato sorpreso”. Biel sottolinea l’importanza di informare non solo le ragazze ma anche i ragazzi, i mariti e i padri: “Il libro è forse ancora più importante per chi non sperimenta il ciclo. È uno strumento per aprire un dialogo, per entrare insieme in questa conversazione”, conclude l’attrice.