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“Molestata da un infermiere in ambulanza. Esperienza viscida e schifosa”. La denuncia di Chiara Viscioni, la Asl ha avviato subito un’indagine interna

La Asl di Teramo ha dichiarato di aver avviato subito un’indagine interna

Brutta avventura per la giovane attivista di Martinsicuro (Teramo), Chiara Viscioni, che, trasportata all’ospedale di Giulianova, sarebbe stata vittima di commenti inappropriati e molestie sessuali da parte dell’infermiere che la assisteva. La donna ha condiviso la sua storia sui social e ha denunciato l’accaduto ai carabinieri di Martinsicuro.

“Oggi ho vissuto una delle esperienze più tristi della mia vita. – ha scritto Chiara sui social – Mi sono sentita male, ho chiamato l’ambulanza e mi hanno portata in ospedale in codice giallo. Durante il viaggio l’infermiere che mi ha soccorsa mi ha detto e ripetuto le seguenti affermazioni: ‘tu sei maggiorenne, potrei saltarti addosso. Peccato per i tuoi gusti sessuali, altrimenti ci avrei provato. Se sei fidanzata con una ragazza potrei coronare il sogno della mia vita. Sai, è il sogno di tutti gli uomini. Ma quelle cicatrici che hai sulle braccia te le ho mai medicate? Quindi tu ogni tanto al liceo eri triste e ti tagliuzzavi il braccio (ridendo)‘. Tutto ciò mentre io continuavo a sentirmi male con una morsa al petto e tachicardia. È stata un’esperienza viscida e schifosa. Caro infermiere del 118 che presti servizio all’ospedale di Giulianova, hai trovato la persona sbagliata”.

La Asl di Teramo ha dichiarato di aver avviato subito un’indagine interna dopo aver appreso “da un post pubblico diffuso su piattaforma social Facebook e da segnalazioni giornalistiche che si sarebbe verificato un episodio di molestie sessuali a bordo di un’ambulanza ai danni di una giovane donna”. Nella nota la Asl continua: “Nel condannare fermamente ogni tipo di violenza ed in particolare sulle donne, l’azienda sanitaria ha immediatamente avviato una verifica per accertare quanto realmente accaduto. La Asl metterà in atto tutte le azioni necessarie per accertare la verità dei fatti e prendere i dovuti provvedimenti”.